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Juve e Napoli allo scontro diretto a suon di vittorie

Sia i campioni d’Italia che i partenopei vincono facilmente nel turno infrasettimanale che prelude al grande scontro diretto di sabato – La Juve liquida il Bologna (2-0 con gol di Dybala e Matuidi) – Il Napoli ne fa tre al Parma con Insigne e Milik

Juve e Napoli allo scontro diretto a suon di vittorie

Tutto come previsto. Juventus e Napoli superano senza problemi gli ostacoli Bologna e Parma e mantengono invariate posizioni e distanze in classifica, il che rende lo scontro diretto di sabato ancor più interessante. Allo Stadium si affronteranno due squadre in salute e se sui bianconeri non c’erano dubbi, oramai possiamo dire lo stesso anche degli azzurri.

Certo, i test contro le emiliane di ieri lasciano un po’ il tempo che trovano: troppo rinunciatarie per poter anche solo pensare di infastidire i colossi in questione, sia nell’atteggiamento tattico che nella scelta degli uomini. Ad ogni modo le partite vanno vinte sul campo e questo è puntualmente accaduto, a dimostrazione di una costanza di rendimento e di qualità di gran lunga superiore a tutti.

“Devo fare i complimenti ai ragazzi – il commento di Allegri – Stiamo crescendo sempre di più, siamo sulla buona strada, sono contento. Ora possiamo pensare alla sfida col Napoli di sabato, sono convinto sarà una bella partita”.

Il 2-0 sul Bologna, oltre ai 3 punti, regala una bella notizia: Dybala s’è finalmente sbloccato! L’argentino, schierato titolare dal tecnico per la seconda gara consecutiva, ha trovato il gol spacca partita con una pregevole acrobazia (11’) e, più in generale, ha offerto una prestazione di altissima scuola, confermando che il talento non è certo andato perso.

L’intesa con Ronaldo poi migliora sempre di più, per quanto il 3-5-2 di ieri non prevedesse l’utilizzo di un giocatore fondamentale come Mandzukic, a cui Allegri non rinuncerà mai. L’altro gol, che ha poi fissato il 2-0 finale, è arrivato da Matuidi (17’), dopodiché la partita è stata pura accademia anche se il tentativo di far segnare Ronaldo, questa volta, non è andato a buon fine.

Poco male, la festa c’è stata lo stesso, proprio come al San Paolo, dove il Napoli ha liquidato la pratica Parma con un netto 3-0. Che non sarebbe stata una serata difficile lo si era capito già alla lettura delle formazioni, con D’Aversa a preservare Gervinho in vista di impegni più abbordabili (domenica al Tardini ci sarà lo scontro salvezza con l’Empoli).

I nove cambi di Ancelotti rispetto a Torino invece non hanno rovinato il meccanismo del Napoli, anzi: il turnover sembra stimolare al massimo il gruppo e il nuovo modulo, ormai stabilizzatosi sul 4-4-2, garantisce efficacia in attacco e solidità in fase difensiva. Gli unici due intoccabili sono Koulibaly e Insigne ed è facile capire il perché, specialmente con il secondo, tornato sui livelli di forma dell’era Sarri.

Lorenzinho ha acceso la partita con la zampata dell’1-0 (4’), poi, a inizio ripresa, ha mandato Milik a tu per tu con Sepe, propiziando così il suo pregevolissimo sinistro a giro (47’). Il polacco s’è poi concesso il lusso della doppietta personale siglando anche il 3-0 a porta vuota (84’, assist di Verdi), ma la pratica Parma, ormai, era bella che archiviata.

“Stiamo bene, siamo in una buona condizione e tutti i giocatori sono motivati – il pensiero di Ancelotti – Dalla partita con la Fiorentina abbiamo cominciato a difendere meglio, ora sarà un bel rompicapo scegliere la formazione di sabato…”.

Problemi nuovi per il mondo Napoli, consueta amministrazione invece per Allegri, da anni alle prese con le inevitabili (a questi livelli) rotazioni di uomini. Sabato dunque andrà in scena un confronto meno drastico dello scorso anno, anche se la posta in palio sarà comunque importante. Perché ormai non ci sono più dubbi: lo scudetto sarà affare loro.

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