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Jp Morgan e Citi tagliano le stime sulla crescita e l’incubo recessione colpisce le Borse

Jp Morgan e Citi tagliano le stime sulla crescita Usa e le Borse continuano a soffrire. Alle 16.15 Milano perde circa l’1% e Francoforte quasi il doppio. Sempre in calo i titoli Fiat e i bancari. Contrastate le Borse americane. Salgono ancora oro e franco. La Ue lascia uno spiraglio agli eurobond

Non si allenta la pressione sulle Borse europee. Anzi. Con il proseguire della giornata la tempesta diventa sempre più violenta. Il Ftse Mib cede il 2,84% a 14.537,48 punti, ormai ben sotto la soglia psicologica dei 15mila punti. Il Ftse 100 perde il 2,60%, il Cac 40 il 2,91% e l’Ibex il 3%. Ed è ormai una magrissima consolazione il fatto che Francoforte scenda più di noi con un calo del 3,67%. Dopo un avvio in flessione, a metà giornata i listini hanno tentato il recupero. Ma la recessione e le paure sul debito europeo hanno ancora avuto la meglio.

Dalla Grecia il governo non esclude una contrazione più severa del Pil nel 2011 e ha riferito che l’accordo sul secondo piano di aiuti non sarà operativo prima di ottobre, rilevando come siano ancora disponibili i fondi stanziati nel primo piano del maggio 2010.

Intanto il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Junker è interventuo sulla proposta franco-tedesca rilevando che “un governo economico senza la rinuncia alle competenze nazionali affonderebbe sul nascere”. Insomma, per Junker non avrebbe senso un esecutivo economico comune ai Paesi dell’eurozona senza una cessione dei poteri propri di ciascuno Stato.

NON SI FERMA LA CORSA A ORO E FRANCO

Continuano gli acquisti sui beni rifugio: il franco svizzero, nonostante le misure eccezionali della Banca centrale, è salito verso l’euro dello 0,8% portandosi a 1,12865 euro e si è rafforzato anche verso il dollaro a 78,97 centesimi. L’oro è balzato sopra i 1.860 dollari l’oncia, polverizzando ormai record su record. E la corsa ai bund tedeschi ha portato i rendimenti vicini al 2% e contribuito a far riallargare lo spread con i Btp decennali a 290 punti base, mentre ora viaggia a 287.

COMPARTO AUTO ANCORA SOTTO PRESSIONE
CICLICI NEL MIRINO

A Milano diversi titoli sono stati sospesi per eccesso di ribasso. Rimane sotto pressione la galassia Agnelli: Fiat Industrial cede il 6,90% colpita dal taglio del rating a neutral di Goldman Sachs e dalla cautela nelle vendite 2012 del concorrente di Cnh John Deere; Fiat perde il 5,40% ma sempre Goldman Sachs la mette nella sua conviction buy list; Exor cede il 4,70%.

RIMBALZA FONDIARIA SAI
MEDIOBANCA CERCA IL RIALZO

Sul Ftse Mib rimbalza Fondiaria Sai del 2% per poi perdere slancio: il rialzo scende a +1,46%. Oscillano in territorio positivo anche le Generali ora in rialzo dello 0,86%. In mattinata il settore assicurativo ha visto un’ondata di acquisti che hanno temporaneamente portato, in territorio positivo oltre alle Generali, anche Premafin e Milano Assicurazioni e Unipol. Oscillano sopra alla parità anche i titoli del risparmio gestito Mediolanum e Azimut.

Le banche si muovono invece prevalentemente in territorio negativo ad eccezione di Mediobanca che sale dello 0,34%. Forti vendite su Intesa Sanpaolo che scende del 4,77%, Unicredit del 4,13%, Ubi del 2,51%. Dalle comunicazioni della Consob emerge poi che lo scorso 15 agosto Columbia Wanger Asset Management è salita al 2,021% di Cir (-2,2%), la finanziaria che fa capo alla famiglia De Benedetti.

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