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Jackson Hole, parla la Yellen: tassi fermi se non crescono i salari

“L’economia ha fatto considerevoli passi avanti nel riprendersi dalla più grande e sostenuta perdita di occupazione negli Stati Uniti dalla Grande Depressione”, ha ammesso il numero uno della Federal Reserve, Janet Yellen, restando però attendista su un possibile rialzo dei tassi d’interesse.

Jackson Hole, parla la Yellen: tassi fermi se non crescono i salari

“Finchè i salari restano questi, i tassi non si toccano”. Janet Yellen non tradisce le attese: nel suo discorso pronunciato nel corso del summit di Jackson Hole, in Wyoming, il numero uno della Federal Reserve ha da un lato riconosciuto il miglioramento in corso del mercato americano del lavoro, rimanendo però vaga in tema di tassi di interesse, rimandati con prudenza a data da destinarsi. “L’economia ha fatto considerevoli passi avanti nel riprendersi dalla più grande e sostenuta perdita di occupazione negli Stati Uniti dalla Grande Depressione”, ha dichiarato.

“Questi sviluppi – ha detto ancora la Yellen, in attesa dell’intervento di Mario Draghi previsto nella serata italiana – sono incoraggianti ma sono il riflesso della profondità del danno in base al quale – cinque anni dopo la fine della recessione – il mercato del lavoro deve ancora riprendersi completamente”. Come già fatto lo scorso luglio di fronte ai membri del Congresso Usa, Yellen ha aggiunto che se il mercato del lavoro continua a migliorare più rapidamente delle stime o se l’inflazione raggiunge il target del 2%, solo in quel caso la Fed “potrebbe alzare i tassi di interesse prima delle stime. Ma se i progressi faticano a realizzarsi, i tassi bassi continueranno” a stare laddove sono stati portati nel dicembre 2008, ossia allo 0-0,25%. Per ora, con gli obiettivi su occupazione e stabilità dei prezzi più vicini, l’enfasi si sposta sulle debolezze che ancora rimangono.

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