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Italgas dribbla il Covid. Più investimenti e dividendi in arrivo

La società ha presentato i conti dei primi nove mesi del 2020 e il nuovo Piano di sviluppo al 2026. Utile in calo ma sale l’Ebitda. Crescita organica e nuove gare: ecco tutti i numeri

Italgas dribbla il Covid. Più investimenti e dividendi in arrivo

Un po’ meno utile, ma più ricavi, un Ebitda in crescita di oltre l’8% e gli investimenti che continuano a correre e che saranno rilanciati a 7,5 miliardi (1,1 miliardi in più) nel nuovo piano strategico fino al 2026, il quale vedrà anche aumentare i dividendi. E’ questa in sintesi la performance di Italgas nei primi nove mesi del 2020: i risultati, resilienti nonostante l’emergenza sanitaria e l’adeguamento delle tariffe scattato a gennaio, li ha presentati l’amministratore delegato Paolo Gallo, che contestualmente ha pure illustrato a stampa ed investitori il nuovo piano della durata molto lunga, da qui al 2026. “I risultati al 30 settembre – ha detto Gallo – confermano la validità delle scelte strategiche effettuate dalla
società, anche a fronte del protrarsi dell’emergenza sanitaria e agli effetti fortemente penalizzanti della regolazione tariffaria in vigore dal 1° gennaio: grazie alle importanti azioni messe in campo abbiamo limitato la contrazione dell’utile netto al 6,1%, a 246 milioni di euro”.

Quanto al nuovo piano, Gallo ha ribadito che “il fulcro continua a essere la trasformazione digitale. Un processo che già oggi, in soli tre anni dal suo avvio, ha cambiato profondamente il DNA del Gruppo rendendolo un modello di riferimento in Italia e in Europa. Con 7,5 miliardi di euro di investimenti, di cui 2 miliardi di euro da destinare alle gare d’ambito, daremo un nuovo, forte impulso al percorso di crescita di Italgas”. I conti e le parole dell’Ad soddisfano a metà mattinata gli investitori: il titolo Italgas viaggia in territorio positivo, in una seduta interlocutoria e fiacca per Piazza Affari. Tornando ai conti, eccoli nel dettaglio. I ricavi totali toccano i 978 milioni di euro (+6,7%), con l’utile che cede il 6% a 246,5 milioni. L’EBITDA dei primi nove mesi 2020 ammonta a 715,7 milioni di euro (+8,3% rispetto al 30 settembre 2019), mentre il flusso di cassa da attività operativa dei primi nove mesi del 2020 ammonta a 424,4 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre è risultata pari a 4.770,9 milioni di euro (4.410,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019), al netto dei debiti finanziari ex IFRS 16 pari a 70 milioni euro (74,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019). I 556,6 milioni di euro di investimenti realizzati nel periodo (+12,4% rispetto al 30 settembre 2019) sono stati dedicati allo sviluppo e al rinnovamento delle reti e alla trasformazione digitale. Nel corso dei primi nove mesi del 2020 sono stati posati circa 702 km di nuove condotte contro i circa 639 km del corrispondente periodo del 2019. La rete totale ora è di circa 73.000 km. Nonostante le difficoltà derivanti dall’emergenza sanitaria, il piano di sostituzione dei contatori tradizionali è ripreso dal mese di maggio 2020 ed è proseguito con l’installazione, considerate anche le società partecipate, di 900.000 smart meter. Ora i contatori in tutto sono 7,7 milioni.

“In queste performance – ha ancora commentato Gallo – è sempre più evidente l’apporto della trasformazione digitale avviata negli anni scorsi e quello delle nuove tecnologie sviluppate nella nostra Digital Factory, che abilitano una gestione più efficiente della rete, dei servizi e di tutte le attività connesse e permettono di garantire sicurezza e continuità del servizio, salvaguardando la salute del nostro personale, dei nostri fornitori e di tutti i clienti”. Quanto al prossimo quinquennio, sarà come detto ancora all’insegna degli investimenti e anche di una migliore politica dei dividendi, che per i prossimi quattro anni sarà basata su un pay out del 65% e con DPS minimo pari a quello distribuito nel 2020 incrementato del 4% all’anno. Grazie all’importante piano di crescita si stima che la Rab consolidata possa aumentare a un tasso annuo (CAGR) di circa il 4% a 9,8 miliardi di euro al 2026, senza considerare l’effetto delle gare d’ambito. Con il contributo delle gare d’ambito la RAB consolidata è stimata superare gli 11 miliardi di euro al 2026 (+6,2% CAGR).

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