Condividi

Irpef, si salvano le polizze vita

I fondi versati dalle compagnie assicurative in caso di morte dell’assicurato rimarranno esenti dall’Irpef – Saranno invece tassate le pensioni e le indennità d’invalidità, le pensioni di guerra e quelle privilegiate militari – Il tetto di 3mila euro è per la somma su cui si applica lo sgravio del 19%: il risparmio massimo sarà quindi di 570 euro.

Irpef, si salvano le polizze vita

Si salvano solo le polizze vita. Dal ministero dell’Economia fanno sapere che i fondi versati dalle compagnie assicurative in caso di morte dell’assicurato rimarranno esenti dall’Irpef. Niente da fare invece per altre rendite fino ad oggi protette dall’imposizione fiscale: le pensioni e le indennità d’invalidità, le pensioni di guerra di ogni tipo, quelle privilegiate militari, quelle legate alle decorazioni all’Ordine militare e alle Medaglie al valor militare. In tutti questi casi i contribuenti con un reddito annuo superiore ai 15mila euro lordi dovranno iniziare a pagare l’imposta sull’assegno incassato. E’ questa una delle misure più controverse fra quelle previste nella nuova legge di stabilità, di cui tuttavia ancora non esiste un testo definitivo. 

Critiche al nuovo provvedimento sono arrivate da tutta la maggioranza, con i partiti promettono battaglia in Parlamento. In particolare, nel mirino di Pdl, Pd e Udc c’è l’aumento di un punto per la seconda e la terza aliquota Iva (dal 10 all’11% e dal 21 al 22% a partire dal prossimo luglio) e il taglio a deduzioni e detrazioni, che invece sarà retroattivo e scatterà già sui redditi del 2012. Solo da gennaio dell’anno prossimo, invece, sarà effettiva la riduzione dell’Irpef dal 23 al 22% per i redditi fino a 15mila euro e dal 27 al 26% per quello fino a 28mila euro. 

Nel capitolo su deduzioni e detrazioni Irpef sono due i punti fondamentali: il governo ha previsto una franchigia da 250 euro (da cui rimangono esclusi i contributi previdenziali e assistenziali, le forme pensionistiche complementari, le donazioni fino a 1.032 euro e i contributi per colf e badanti) e un tetto di 3.000 euro per la somma su cui si applica lo sgravio del 19% (il risparmio massimo sarà quindi di 570 euro). Entrambi i provvedimenti si applicheranno soltanto ai redditi superiori a 15mila euro l’anno. 

Anche per le spese sanitarie sarà valida la franchigia da 250 euro, ma non il tetto di spesa a 3.000 euro. Questo significa che su 1.000 euro di spesa ne potremo sottrarre solo 750 dalla base imponibile su cui pagheremo l’Irpef; d’altra parte, la detrazione del 19% potrà essere calcolata anche su somme importanti.  

Commenta