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Irisbus, spunta un acquirente italiano

Compare un nuovo soggetto interessato all’acquisto dello stabilimento in provincia di Avellino: si tratta di un imprenditore italiano, che farebbe ripartire il sito assicurando il pieno riassorbimento dei 421 dipendenti – Ieri incontro al Mise con azienda e sindacati – Sul tavolo anche il piano di un polo nazionale con Breda Menarinibus.

Irisbus, spunta un acquirente italiano

Potrebbe arrivare un acquirente italiano per lo stabilimento Iveco Irisbus di Valle Ufita, fermo ormai dall’estate del 2011 per via della crisi. Sul tavolo ci sarebbe un’offerta importante di un imprenditore nostrano, rimasto al momento anonimo, legato a forti partnership internazionali. Il progetto porterebbe alla costituzione di un polo nazionale dell’industria dei trasporti che unisca all’azienda del gruppo Fiat Industrial anche BredaMenarinibus, controllata del comparto civile di Finmeccanica.

Le possibilità che lo stabilimento di Avellino riparta, affiancando alla produzione di autobus anche il loro revamping, dunque, si fa sempre più concreta, così come la possibilità di tornare a lavoro per i 421 dipendenti di Irisbus che, da due anni, vanno avanti con gli ammortizzatori sociali. Il piano industriale, che dovrebbe essere presentato a gennaio, prevedrebbe il loro completo riassorbimento.

Sono questi i risultato principali dell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico con azienda e sindacati, per informare le parti sulle prospettive di reindustrializzazione. All’incontro ha partecipato anche Severino Nappi, assessore al lavoro della regione Campania, che sarebbe pronta a conferire una commessa da 15 milioni al sito irpino.

Secondo il sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, “il coinvolgimento di aziende italiane già presenti nel settore della produzione di autobus e in stretto rapporto con importanti players internazionali potrebbe consentire al nuovo progetto industriale di confrontarsi con un mercato che sarà stimolato anche dalle misure messe in campo dal governo nei recenti provvedimenti, a partire dalla Legge di Stabilità”.

Il passaggio di Irisbus in nuove mani italiane sicuramente favorirebbe il progetto del polo unico con BredaMenarinibus, ma sullo stabilimento irpino non è ancora detta l’ultima parola, viste le tante offerte e le voci di interessamento circolate fino ad oggi. Prima della pista italiana, le ipotesi più concrete erano quella indiana e quella cinese, legata alla multinazionale Xiamen Kinglong.

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