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Investimenti americani in Italia: la CTC Global apre un ufficio a Roma con a capo Andrea Sacripanti

L’azienda californiana CTC Global investirà in Italia. Leader nel settore delle telecomunicazioni, nel 2006 ottiene un brevetto per la produzione di cavi elettrodotti in fibra di carbonio e di vetro per il trasporto dell’energia elettrica. Ha da poco aperto un ufficio a Roma e incaricato il manager internazionale Andrea Michele Sacripanti.

Prodotto della Silicon Valley californiana, la CTC Global è leader nel settore delle telecomunicazioni e detiene un innovativo brevetto per la produzione di cavi elettrodotti i fibra di carbonio e fibra di vetro pe il trasporto dell’energia elettrica. Da poco ha aperto un ufficio a Roma, la cui rappresentanza è affidata al super manager italiano Andrea Michele Sacripanti che si propone di espandere i già 25mila km di cavi installati in tutto il mondo sul territorio dello  stivale. L’obiettivo cui tende CTC Global Italia è investire nella creazione di case succes in periodo di crisi economica e industriale, con il collocamento  di  risorse in Italia per lo sviluppo di un prodotto interamente  italiano. 

La figura di spicco  di Sacripanti racchiude in se’ la mission dell’azienda che rappresenta: investire sul territorio italiano e sui cervelli  dei tanti ingegneri meccanici talentuosi che le nostre università producono ogni anno. Andrea si è laureato in Economia preso la London School of Economics e in Scienze plitiche alla Sapienza di Roma, per poi tornare a Londra per conseguire un Master in European Policies. Dal ’93 in poi ha ricoperto ruoli dirigenziali in aziende pubbliche e private di primo rilievo  come  Ernst&Young, H3G spa e British Telecom Italia spa. E’ inoltre giornalista pubblicista e autore di numerosi articoli sui temi riguardanti la liberalizzazione delle telecomunicazioni.

Entrando nel tecnico del prodotto realizzato da CTC Global, si vede come grazie al suo brevetto sarà possibile, in Italia come nel resto del mondo dove questa tecnologia è già attiva, trasportare fino al doppio dell’energia elettrica senza modificare le strutture esistenti. Questo grazie al conduttore Aluminum Conductor Composite Core (ACCC) che vanta un coefficiente di dilaztazione termia dieci volte inferiore a quella del’acciaio, fattore che permette un riscaldamento del filo conduttore estremamente minore. 

Ecco perchè le utilities italiane dovrebbero essere interessate a una tale tecnologia. Il conduttore ACCC consente di incrementare la capacità di trasporto stante la non necessarietà di smantellare le strutture esistente. Con un impatto ambientale pressochè nullo, si otterranno  enormi  vantaggi soprattutto lì dove risulta impervio costruire nuove linee aeree. 

L’Italia otterrà  quindi un duplice beneficio: da una parte il miglioramento dell’efficienza nel trasporto dell’energia elettrica dovuto alla minore dispersione di corrente garantito dalla tecnologia ACCC; dall’altra un grosso investimento sulla penisola che interesserà soprattutto i nostri ingegneri più giovani. Così come in America vengono selezionate le  menti più brillanti dai prestigiosi college come il MIT, in Italia verrà premiata la conoscenza approfondita che le nuove tecnologie richiedono. Con quasi un giovane su due disoccupato, quella offerta dalla CTC Global sembra un’opportunità preziosa per il Made in Italy. 

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