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Intesa-Ubi, upgrade di Santander e sì di Coldiretti

Secondo la Banca santander l’Ops potrebbe generare sinergie maggiori al previsto tra Intesa Sanpaolo e Ubi, che piace anche al presidente bresciano di Coldiretti, Prandini

Intesa-Ubi, upgrade di Santander e sì di Coldiretti

Un’operazione importante per tutto il sistema Paese, l’aveva definita in conferenza stampa il CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina. In effetti, la probabile fusione tra la prima banca italiana e Ubi Banca, continua a raccogliere il plauso di investitori ed analisti (ma anche la perplessità dei soci storici dell’istituto bergamasco-bresciano): dopo quella di Moody’s, Fitch e Exane Bnp Paribas, proprio oggi è arrivato anche l’upgrade di Santander, prima banca spagnola, che ha deciso di alzare il rating di Intesa Sanpaolo da Hold a Buy, cioè di ben due categorie e toccando così il livello più alto possibile (in mezzo infatti ci sarebbe il giudizio Outperform). La valutazione degli esperti di Santander passa dunque da neutrale a consigliare l’acquisto, con questa motivazione: “L’operazione sta creando un’opportunità di acquisto su una delle situazioni più interessanti per i rendimenti di capitale in Europa, con un cash dividend yield del 10% circa”.

“Gli investitori hanno messo in dubbio l’alto pay out della banca – hanno ancora scritto gli analisti di Santander -, ma Intesa ha un profilo sui ricavi molto difensivo e l’accordo recentemente annunciato con Ubi potrebbe portare a sinergie superiori alle attese, mettendo Intesa in un ciclo di upgrade graduale degli utili, che a loro volta sosterrebbero il dividendo”. Santander, che non ha formulato rating specifici sull’operazione Uni, ha anche giudicato decisamente al ribasso gli obiettivi di crescita comunicati da Carlo Messina e legati alla probabile fusione: “Nel fissare gli obiettivi finanziari dall’accordo, crediamo che Intesa sia stata deliberatamente conservatrice. A nostro avviso, il suo target di aumento degli utili del 6% andrà decisamente visto al rialzo”.

Ieri intanto è arrivato “l’endorsement” anche di una parte importante del mondo imprenditoriale italiano, quello agricolo. “Non abbiamo naturalmente nessun interesse diretto, ma speriamo che la creazione della terza realtà bancaria europea vada a buon fine”, ha scritto in una lettera al Sole 24 Ore Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, associazione che raduna la maggior parte delle realtà produttive agricole italiane. “Grazie alle sue performance – ha proseguito Prandini esponendosi chiaramente – Intesa è riuscita ad essere sia ‘la banca del Paese’ che ‘banca di territorio’. E’ anche guardando a questo aspetto che Coldiretti vede nella fusione con Ubi un’opportunità – specie per le aziende agricole più performanti – di accedere a servizi e condizioni migliori”.

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