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Intesa Sanpaolo: sì all’acquisto di Pop Vicenza e Veneto Banca

Il cda ha deliberato all’unanimità la disponibilità all’acquisto parziale di Pop.Vicenza e Veneto Banca a condizione che l’operazione sia totalmente neutrale rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del Gruppo Intesa Sanpaolo – I crediti deteriorati potrebbero confluire in una bad bank – Il titolo corre a Piazza Affari

Intesa Sanpaolo: sì all’acquisto di Pop Vicenza e Veneto Banca

Intesa Sanpaolo, fiutando l’affare, ha deciso di fare il grande passo. Il consiglio di amministrazione della banca guidata da Carlo Messina ha deciso di dare il via libera all’acquisto parziale della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, salvandole così dal fallimento.

“Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo riunitosi oggi ha deliberato con voto unanime la disponibilità all’acquisto di certe attività e passività e certi rapporti giuridici facenti capo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, purché a condizioni e termini che garantiscano, anche sul piano normativo e regolamentare, la totale neutralità dell’operazione rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del Gruppo Intesa Sanpaolo”.

Questo quanto si legge nella nota pubblicata oggi pomeriggio dalla maggiore banca italiana.

Per le banche venete sembra dunque essere arrivata quella svolta che tutti attendevano da settimane.

L’acquisizione avverrebbe in continuità aziendale, ma riguarderebbe solo l’attività commerciale degli istituti e della rete. Per quanto riguarda invece i Non performing Loans, il cui valore ammonta a circa 10 miliardi di euro, si pensa di scorporare l’intero ammontare di crediti deteriorati in una bd bank che lo stato e i possessori di obbligazioni subordinate saranno chiamati a ricapitalizzare. “La disponibilità di Intesa Sanpaolo – continua la nota – riguarda l’acquisizione di un perimetro segregato che esclude i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute), i crediti in bonis ad alto rischio e le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all’acquisizione”.

Non c’è ancora alcuna certezza sul prezzo di acquisto, ma con ogni probabilità Intesa pagherà una cifra simbolica. Come sottolineato dall’istituto di Messina, non ci sarà alcun aumento di capitale, diversamente da quanto fatto dal Banco Santander in Spagna per l’acquisto del Banco Popular.

La notizia è stata accolta positivamente dagli investitori di Piazza Affari. Il titolo Intesa Sanpaolo corre, guadagnando l’1,82% a 2,58 euro, a un’ora dal termine della seduta di Borsa.

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