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Intesa Sanpaolo: la cura delle persone fragili come opportunità di crescita per i giovani disoccupati

Intesa Sanpaolo Vita ha avviato, con Dynamo Academy e Regione Toscana, un corso in Tecnico dell’animazione socio educativa rivolto ai giovani che non hanno lavoro o formazione in corso

Intesa Sanpaolo: la cura delle persone fragili come opportunità di crescita per i giovani disoccupati

Il mondo del welfare, e in particolare le necessità di prendersi cura delle persone più fragili contiene opportunità di occupazione per i giovani. È la sfida di Dynamo Academy che, in co-progettazione con l’agenzia formativa della Regione Toscana Mestieri Toscana, ha avviato un corso di formazione in Tecnico dell’animazione socio educativa, gratuito – grazie al gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita – per 20 giovani tra i più bisognosi, cosiddetti “neet” (neither in employment or in education or training) ovvero giovani che non hanno un lavoro né occupazione o formazione in corso.

In particolare, il corso, partito il 19 aprile, ha 300 ore di teoria e 300 di pratica in realtà attive in ambito sociale, tra associazioni e cooperative in Toscana. L’obiettivo è che le competenze acquisite possano diventare per i giovani un’opportunità di occupazione qualificata, a beneficio delle persone più fragili.

L’attività avviata con questa prima classe è stata il punto di partenza della riflessione che ha guidato il convegno “Emergenza Neet e bisogno di Caring” di giovedì 28 aprile, alle ore 11.00, nell’Auditorium Intesa Sanpaolo di via Carlo Magno 7.

In Italia sono oltre 2 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non sono alla ricerca di un lavoro, non studiano e non sono impegnati in alcuna attività di formazione. Per Chiara Pastorino, responsabile personale e organizzazione di Intesa Sanpaolo Vita, sostenere questo progetto vuol dire “contribuire ad affrontare il problema di grave disagio sociale in cui versa la popolazione dei neet e, al contempo, rispondere all’aumento di richiesta di servizi assistenziali, socio assistenziali ed educativi di qualità”.

 “La visione portata da persone che lavorano nella scuola e nelle istituzioni e di chi è attivo nella progettazione sociale, mostra che far emergere e canalizzare le energie dei giovani nella direzione della cura crea opportunità a beneficio dei soggetti coinvolti e della società”, ha sottolineato Serena Porcari, ceo di Dynamo Academy durante il convegno.

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