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Inter-Juventus, la sfida delle sfide: è il derby d’Italia numero 220

Dopo il clamoroso 1-3 dell’andata, è arrivato il momento della rivincita nell’attesissimo derby d’Italia: Conte cerca la fuga scudetto mentre Stramaccioni non vuole perdere il treno Champions.

Inter-Juventus, la sfida delle sfide: è il derby d’Italia numero 220

Che lo spettacolo abbia inizio. In questo atipico sabato pre-pasquale spicca il match di San Siro, dove scenderanno in campo Inter e Juventus. Il Derby d’Italia numero 220 (il 187 in campionato) si preannuncia scoppiettante almeno quanto le conferenze stampa della vigilia. A pepare ulteriormente la sfida ci ha pensato soprattutto Antonio Conte, protagonista di una dichiarazione quantomai inattesa. “Se un giorno potrei allenare l’Inter? Nel calcio siamo dei professionisti, mai dire mai – ha risposto il tecnico bianconero. – Io sono tifoso della Juve, ma se dovessi allenare Milan o Inter mi comporterei allo stesso modo, perché sono un professionista. Sono il primo tifoso della squadra che alleno. Lo sono stato ad Arezzo, a Siena, all’Atalanta e al Bari e faccio di tutto per farla vincere”. Discorso logico, ma alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato alla vigilia di Inter-Juve. Anche perché, poco dopo, è arrivata la replica di Andrea Stramaccioni. “Conte sa meglio di me come funzionano le dinamiche in questo mondo – la risposta del mister nerazzurro. – Ma a me risulta difficile vedermi sulla panchina della Juve. Se dovessi andare via, tra qualche anno, magari andrò su un’altra panchina, ma credo che sarà diversa da quella bianconera”.

Chiusa la parentesi personale, i due tecnici hanno parlato della partita, che gli addetti ai lavori attendono con ansia. I bookmakers danno la Juve come favorita, ma qualcuno teme che i bianconeri possano essere distratti dalla Champions League. Un rischio che Conte non vuole correre: “Ho parlato ai ragazzi e ho ribadito che siamo in un momento importante che ci siamo guadagnati. Abbiamo 6 partite in 21 giorni, tutte belle e con grandi stimoli. Siamo in ballo per giocarci qualcosa di importante, la vittoria del campionato e cullare il sogno di andare avanti in Champions. Dovremo essere bravi a gestire queste situazioni. Fare calcoli non è nella nostra mentalità e nella nostra cultura, pensiamo di partita in partita come abbiamo fatto contro il Bologna”. Il concetto è chiaro, guai a pensare al Bayern, anche se qualche ritocco di formazione sarà inevitabile. “Cercherò di schierare i migliori tenendo conto di tante situazioni: come sono arrivati i nazionali in giro per il mondo e chi è rimasto ad allenarsi e ha dimostrato disponibilità e ottimo momento di forma”. Vucinic non ci sarà: il montenegrino ha la febbre e non è stato neppure convocato. Al suo posto, assieme a Giovinco, ci sarà uno tra Matri (favorito) e Quagliarella. Per il resto però la formazione non dovrebbe prevedere molti cambi. Chiellini ha recuperato e Conte potrebbe schierarlo dall’inizio assieme a Barzagli e Bonucci. A centrocampo dubbi sulla destra (Padoin favorito su Lichtsteiner) e in mezzo (ballottaggio Marchisio – Pogba).

Problemi di formazione anche sulla sponda interista, seppur per cause di forza maggiore. Samuel e Palacio non sono al meglio, i ritardi aerei di Gargano, Pereira e Guarin hanno fatto il resto. E’ soprattutto il colombiano ad aver destato più di una perplessità, perché il suo volo sarebbe partito regolarmente se solo lui si fosse presentato in orario. “Credo non sia dipeso da lui – la difesa di Strama – ma ad ogni modo sarà la società a stabilire eventuali provvedimenti. Io valuterò solo in base allo stato di forma”. Che non è al top, dunque partirà dalla panchina. D’altronde la partita è di quelle che contano, e non solo per la storica rivalità tra le due squadre. “Incontriamo la squadra che sta dimostrando di essere la migliore – ha ammesso Stramaccioni. – Le motivazioni sono al massimo, è la partita giusta per mettere in campo tutto quello che abbiamo. Contro la Juventus sarò attento alla prestazione, mi auguro che l’Inter se la possa giocare a viso aperto. Il risultato sarà certamente importante, ma la prestazione ancora di più”. Solo trovando continuità l’Inter potrà poi insidiare seriamente il terzo posto in classifica, l’ultimo valevole per la Champions League e, forse, per la conferma del tecnico nerazzurro. “I discorsi su Mourinho? José è un esempio e un punto d’arrivo per ogni allenatore giocatore. Non mi sento in competizione, so quanto è amato. E so qual è la verità del presidente su questo argomento. Mi dispiace che vengano create delle false aspettative nei confronti dei tifosi. La fiducia di Moratti è determinante, non posso fare altro che ringraziarlo”. In settimana il presidente nerazzurro ha confermato il tecnico, ribadendo che la sua panchina non traballerebbe neanche in caso di sconfitta odierna. Ma, ne siamo certi, Stramaccioni non vorrà correre il rischio.

 

PROBABILI FORMAZIONI

 

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Chivu, Pereira; Gargano, Kovacic, Cambiasso; Alvarez; Palacio, Cassano.

In panchina: Carrizo, Belec, Samuel, Silvestre, Nagatomo, Jonathan, Kuzmanovic, Schelotto, Stankovic, Guarin, Benassi, Rocchi.

Allenatore: Andrea Stramaccioni.

Indisponibili: Obi, Mudingayi, Milito, Castellazzi.

Squalificati: Juan Jesus (1).

Diffidati: Palacio, Cambiasso.

 

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Giovinco.

In panchina: Storari, Rubinho, Marrone, De Ceglie, Lichtsteiner, Pogba, Peluso, Giaccherini, Anelka, Quagliarella.

Allenatore: Antonio Conte.

Indisponibili: Caceres, Bendtner, Pepe, Isla, Vucinic.

Squalificati: nessuno.

Diffidati: Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Pirlo, Matri, Padoin.

 

Arbitro: Nicola Rizzoli (Bologna).

Assistenti di linea: Niccolai – Giordano.

Assistenti di porta: Bergonzi – Valeri.

Quarto uomo: Padovan.

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