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Inter e Milan al duello finale e per la Juve un derby che vale doppio

Il campionato è arrivato alla fase cruciale e Inter e Milan non possono sbagliare se vogliono lo scudetto ma i nerazzurri devono affrontare la difficile trasferta di Bologna mentre il Milan riceve la Samp – Per la Juve il derby non vale solo per il primato cittadino ma è un’occasione per cancellare una parte delle delusioni di quest’anno. il Toro però si gioca la salvezza e non mollerà

Inter e Milan al duello finale e per la Juve un derby che vale doppio

Adesso si fa sul serio. Il campionato riparte dopo la sosta per le Nazionali ed entra così nella sua fase più calda, quella in cui si assegnano titoli e posizioni europee. Margine d’errore azzerato insomma, anche se la classifica, inevitabilmente, non vede tutti alla pari. L’Inter di Conte, per esempio, inizia questo rush finale con 6 punti di vantaggio sul Milan e 10 sulla Juve, ma solo quest’ultimi sono “reali”: rispetto ai rossoneri, infatti, c’è ancora la partita col Sassuolo da recuperare, che potrebbe riportare le distanze a una quantità decisamente maggiore. Tutto questo però non piace al tecnico nerazzurro, molto più a suo agio quando si tratta di tenere la squadra sulla corda, tanto più dopo una lunga sosta (nel suo caso l’ultima partita risale al 2-1 sul Torino del 14 marzo) e alla vigilia di un match apparentemente abbordabile come quello col Bologna (20.45).

“L’errore da non fare ora come ora è parlare, bisogna stare zitti, testa bassa e lavorare – ha ammonito in conferenza stampa -. La pressione? Per una squadra come l’Inter è normale, bisognerà fare molta attenzione, affrontiamo un’ottima squadra guidata da un bravissimo allenatore”. Guai a rilassarsi insomma, anche perché la settimana che inizia oggi può essere decisiva ai fini dello scudetto: con 9 punti tra Bologna, Sassuolo e Cagliari, infatti, l’obiettivo sarebbe davvero vicino. Il trittico in questione, unito agli impegni delle Nazionali e a qualche acciacco di troppo (Perisic si è fermato per un affaticamento muscolare, De Vrij è appena guarito dal Covid), indurrà Conte a un pizzico di turnover e dunque a un 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, Ranocchia e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen e Young a centrocampo, Lautaro e Lukaku in attacco.

Classico 4-2-3-1 anche per Mihajlovic, che risponderà con Ravaglia tra i pali (Skorupski è positivo), Tomiyasu, Danilo, Soumaoro e Dijks nel reparto arretrato, Schouten e Svanberg in mediana, Skov Olsen, Soriano e Sansone alle spalle dell’unica punta Barrow. I nerazzurri scenderanno in campo per ultimi, dunque conoscendo già i risultati di Milan e Juventus. I rossoneri invece inaugureranno la giornata a San Siro contro la Sampdoria (ore 12.30), con l’obiettivo di vincere e accorciare ancora, seppur parzialmente, sulla capolista. “Arriva il momento decisivo – ha confermato Pioli – Tutte le gare saranno difficili e dobbiamo dare il massimo, vogliamo arrivare a fine stagione senza rimpianti, giocando da Milan. La soglia per arrivare in Champions è a 75 punti, ma crediamo totalmente in quello che facciamo e non ci poniamo limiti”. I rossoneri ci credono, ma sanno di non poter più sbagliare: una rimonta, oltre che da qualche passo falso dell’Inter, dipende da un filotto pressoché perfetto, a cominciare da oggi.

Pioli dovrà fare a meno di Romagnoli, Calabria, Leao e del solito Mandzukic, ma l’emergenza infortuni, rispetto alla moria di qualche settimana fa, può considerarsi archiviata. Il suo 4-2-3-1 vedrà così Donnarumma in porta, Saelemaekers, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Castillejo, Calhanoglu e Rebic alle spalle dell’unica punta Ibrahimovic. 4-4-2 d’ordinanza anche per Ranieri, che si affiderà ad Audero tra i pali, Bereszynski, Colley, Tonelli e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Thorsby, Adrien Silva e Damsgaard in mediana, Quagliarella e Gabbiadini in attacco. La partita più accattivante della giornata andrà però in scena a Torino, dove i granata di Nicola riceveranno la Juventus (ore 18). Per la prima volta dopo anni il derby della Mole vale tantissimo per entrambe, visto che se i padroni di casa hanno un disperato bisogno di punti salvezza, anche i bianconeri non scherzano.

La sconfitta col Benevento ha lasciato parecchi strascichi, il resto lo hanno fatto le voci sul ritorno di Lippi (mai smentite da nessuno), i problemi col Covid (Bonucci e Demiral positivi) e, soprattutto, lo sciagurato festino a cui hanno preso parte McKennie, Arthur e Dybala, puniti sia dai carabinieri che dalla società. “I tre giocatori coinvolti non sono convocati, torneranno in gruppo col tempo – ha spiegato Pirlo -. Non era il momento per fare una cosa del genere, siamo degli esempi e non è giusto che ci si comporti così. Ora dobbiamo pensare solo al derby, andrà affrontato con rabbia e voglia di vincere anche per cancellare il Benevento. Il mio futuro? Penso partita dopo partita e a fare il mio lavoro, poi è chiaro che se perdi 10 su 10 è giusto andare a casa…”. In realtà basterebbe perderne due, ovvero questa e quella di mercoledì col Napoli, per rischiare il ribaltone: la Signora infatti, pur avendo ormai familiarizzato con l’idea di cedere lo scudetto dopo 9 anni di trionfi, non può proprio permettersi di restare fuori dalla zona Champions.

Ecco perché il derby, alla luce di tutto ciò, diventa pesante anche per lei, costretta a vincere nonostante le numerose assenze, volute e non. Pirlo accantonerà il sistema super offensivo pre-sosta in virtù di un 4-4-2 più equilibrato con Szczesny in porta, Cuadrado, De Ligt, Chiellini e Danilo in difesa, Ramsey, Bentancur, Rabiot e Chiesa a centrocampo, Morata e Ronaldo in attacco. Nicola invece risponderà con un 3-5-2 che vedrà Sirigu tra i pali, Izzo, Bremer e Buongiorno nel reparto arretrato, Ansaldi, Mandragora, Rincon, Linetty e Murru in mediana, Belotti e Sanabria coppia offensiva.

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