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Inter, contro la Lazio e l’effetto Reja

“Questo cambio di allenatore non è certo un vantaggio per noi – ha spiegato Mazzarri. – Guardando la Lazio nell’ultima partita di Verona avevamo notato delle grosse difficoltà” – L’Inter dovrà fare a meno di Taider (infortunato) e Campagnaro (squalificato).

Inter, contro la Lazio e l’effetto Reja

La continuità dopo la sbornia derby. L’Inter comincia il 2014 sul campo della Lazio, in un match che si presenta ricco d’insidie, oltre che piuttosto delicato. Battere il Milan è stato importante per classifica e morale, ora però bisogna dare seguito a quel successo e fare punti pesanti in chiave europea. 

“Per noi sarà un bel test – ha ammesso Walter Mazzarri in conferenza stampa. – Per i valori tecnici che ha la Lazio, questa sarà una partita difficile”. C’è un’altra insidia poi a disturbare il sonno del tecnico interista, quell’Edy Reja appena tornato sulla panchina biancoceleste che potrebbe cambiare gli equilibri del match. “Questo cambio di allenatore non è certo un vantaggio per noi – ha spiegato WM. – Guardando la Lazio nell’ultima partita di Verona avevamo notato delle grosse difficoltà. Uno come Reja invece non può che aver ricompattato l’ambiente, tutti lo conoscono e lo stimano”. 

In effetti il ritorno del goriziano aggiunge pepe alla sfida, visto anche quanto accaduto a Formello durante la settimana. Il licenziamento per giusta causa di Petkovic ha fatto molto rumore e la storia non è affatto conclusa, poiché il bosniaco sembra intenzionato a rivalersi in tribunale. Problemi che non toccano Reja, ben concentrato sull’Inter e su Mazzarri. 

“Lui dice che siamo avvantaggiati dal cambio di allenatore? No, è avvantaggiato lui, perché ha una squadra rodata, che ha perso pochi punti per strada – ha sorriso il tecnico. – Essere alla Lazio vuol dire tornare a casa, ora dobbiamo sbloccarci soprattutto mentalmente”. 

L’Inter si augura che il processo richieda un po’ più di tempo e che questa sera (ore 18.30) scenda in campo la squadra degli ultimi tempi, fragile, svuotata, priva di guizzi. Come detto in precedenza però Mazzarri non si fida, anche perché dovrà fare a meno di Taider (infortunato) e Campagnaro (squalificato). Al posto del difensore argentino ci sarà Ranocchia, che comporrà il terzetto arretrato assieme a Rolando e Juan Jesus. 

Più complicato invece sostituire l’algerino: WM può disporre di diverse soluzioni, tutte a loro modo intriganti. Si va dal rilancio di Kuzmanovic alla conferma di Zanetti, passando per l’ipotesi Kovacic, sicuramente la più gradita dai tifosi. L’impressione però è che il tecnico si affiderà al centrocampista serbo, meno tecnico ma più roccioso e ordinato, in grado di dare equilibrio ad una squadra sempre un po’ fragile. Anche perchè a dare qualità ci penserà Alvarez, di rientro dopo la squalifica che gli ha fatto saltare il derby. 

Là davanti invece nessun dubbio: spazio a Guarin (a proposito, la trattativa con il Chelsea è in stand by) e Palacio, l’eroe anti Milan. Panchina per Diego Milito, finalmente a disposizione. “In questi giorni l’ho visto abbastanza bene – ha dichiarato Mazzarri. – Però deve ritrovare il ritmo partita. Ad ogni modo sono contento di averlo recuperato, lui è un vero rinforzo”. Sarà l’unico? Probabilmente no. I rumors di mercato infatti danno l’Inter vicina a D’Ambrosio, esterno del Torino che potrebbe arrivare subito in cambio di 2 milioni più Mudingayi. Sul giocatore però c’è anche il Milan, per quella che sarebbe la riedizione del derby sul mercato.

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