Niente Fabregas, ecco Chivu. L’Inter, una volta incassato il no definitivo del Como per lo spagnolo (che, a dire il vero, non ha spinto come si pensava), ha deciso di attuare il piano di riserva e affidare la panchina al romeno, fresco di salvezza appena conquistata con il Parma. Soluzione affascinante e romantica, visti i lunghi trascorsi in nerazzurro dell’ex difensore, ma non propriamente “sicura”: il Chivu allenatore, infatti, ha solo 13 presenze in Serie A, curriculum ben lontano dalle aspettative del popolo interista, oltretutto in un momento emotivamente complicato come quello attuale. Ad ogni modo Marotta non ha avuto dubbi nel puntare su di lui, preferendolo a nomi altisonanti come Mourinho, Mancini e Klopp, ma anche a un ex un po’ più esperto come Vieira.
L’Inter ha scelto Chivu: la firma, poi subito Mondiale per Club
Cristian Chivu, dunque, è il nuovo allenatore dell’Inter. Dopo aver condotto il Parma a una salvezza insperata, l’ex difensore rumeno è pronto a sedersi sulla panchina che fu di Simone Inzaghi. Un ritorno da copertina per uno che il nerazzurro ce l’ha cucito addosso: da protagonista del Triplete a guida della Primavera, ora tocca a lui prendersi la scena in prima squadra. E pensare che tutto è iniziato solo a febbraio, quando il Parma gli affidò le redini della squadra dopo l’esonero di Pecchia. Missione salvezza? Completata con lucidità e carattere: 3 vittorie, 7 pareggi e appena 3 sconfitte che sono valsi un ottimo 16° posto. Tanto è bastato per far drizzare le antenne a casa Inter, che conosce bene il valore dell’uomo e del tecnico.
I contatti sono stati rapidi, intensi, e soprattutto decisivi: via libera dal Parma, faccia a faccia con la dirigenza nerazzurra e in poche ore la fumata bianca. Del resto, per Chivu tornare a San Siro è più di una scelta professionale: è un atto d’amore verso quel club dove ha chiuso la carriera da calciatore e mosso i primi passi da allenatore. La firma sul contratto biennale è attesa nelle prossime ore, giusto in tempo per tuffarsi nella nuova avventura: tra appena 9 giorni, infatti, l’Inter debutterà al Mondiale per Club (martedì 17 giugno) contro il Monterrey ed è facile immaginare che il tecnico avrà tutti gli occhi puntati addosso. Marotta, del resto, aveva scelto Fabregas, ma s’è dovuto arrendere alla forza di Mirwan Suwarso, ricchissimo presidente del Como, intervenuto prontamente nel blindare lo spagnolo in riva al lago.
Il piano B Chivu non piace a tutti, inutile negarlo, perché il popolo nerazzurro, a maggior ragione dopo la batosta di Monaco, sognava ben altro per sostituire Inzaghi. Il romeno però ha dalla sua la conoscenza dell’ambiente e un buon Mondiale lo aiuterebbe a guadagnare consensi e considerazione; il resto dovrà farlo la società, chiamata a intervenire sul mercato per rigenerare una rosa stanca e provata dal pessimo finale di stagione.