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Inps, l’Inpdap pesa sui conti: -9,9 mld nel 2013

Il rapporto tra la spesa pensionistica e il Pil, che partiva dal 14% circa prima della crisi, è salito attualmente al 16,3%, ma secondo il commissario “pro tempore” Vittorio Conti “sarebbe arrivato oltre il 18% senza le recenti riforme, grazie alle quali si arriverà al 13,9 nel 2060?.

Inps, l’Inpdap pesa sui conti: -9,9 mld nel 2013

Rosso di 9,9 miliardi per l’Inps nel 2013, dovuto in buona parte, secondo quanto risulta dalla stessa relazione annuale dell’ente presentata dal commissario “pro tempore” Vittorio Conti alla Camera, alla fusione con l’Inpdap, l’ex istituto di previdenza per i dipendenti pubblici.

Conti sottolinea però che il patrimonio netto dell’istituto pensionistico nazionale è invece pari a 7,5 miliardi (dato di preconsuntivo), valore che migliorerebbe tenendo conto della legge di stabilità. In base a questo assunto, quindi, secondo il relatore non è a rischio la ”sostenibilità del sistema pensionistico”. Affermazione che non cancella il fatto che la spesa complessiva lorda dell’istituto lo scorso anno è aumentata da 261,5 a 266,9 miliardi, con un incremento del 2,1% rispetto al 2012: le pensioni liquidate sono state 1,1 milioni, per il 54% sono prestazioni previdenziali (596.675) mentre il restante 46% sono costituite da prestazioni assistenziali (514.142). E così il rapporto tra la spesa pensionistica e il Pil, che partiva dal 14% circa prima della crisi, è attualmente al 16,3%, ma secondo Conti “sarebbe arrivato oltre il 18% senza le recenti riforme, grazie alle quali si arriverà al 13,9 nel 2060?. 

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