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Inghilterra: dalle mascherine al pass, ecco le nuove restrizioni

Dopo mesi di libertà, anche in Inghilterra tornano le restrizioni mentre salgono i contagi da variante Omicron – Johnson: “Dobbiamo muoverci in anticipo altrimenti aumenteranno ricoverati e morti” – L’epidemiologo Ferguson: “I casi raddoppieranno ogni 2-3 giorni, picco a gennaio”

Inghilterra: dalle mascherine al pass, ecco le nuove restrizioni

Anche in Inghilterra finisce l’era del liberi tutti. L’aumento dei contagi da variante Omicron ha costretto il primo ministro Boris Johnson a smentire nuovamente se stesso e ad annunciare nuove restrizioni per cercare di contenere la diffusione del virus. Le novità arrivano in un momento difficile per il Premier, costretto ad affrontare aspre polemiche per una festa organizzata a Downing Street nel dicembre dello scorso anno, in un periodo in cui ai cittadini era stato imposto un nuovo lockdown. 

IL PIANO B DI JOHNSON: TUTTE LE RESTRIZIONI

“Non conosciamo ancora bene questa variante, ma in Sudafrica anche i ricoveri sono raddoppiati, quindi dobbiamo muoverci in anticipo. Intanto, bisogna vaccinare il più possibile con terze dosi, perché sono molto efficaci contro Omicron”, ha affermato Johnson, a poche ore di distanza dall’annuncio di Pfizer, secondo cui la dose booster fornisce una protezione efficace contro la variante Omicron

Il “piano B” annunciato dal primo ministro introduce l’obbligo di mascherina dal 10 dicembre non solo in negozi e mezzi pubblici, ma anche in luoghi al chiuso “come i cinema, i teatri e i luoghi di culto”. Quattro eccezioni di peso: bar, pub, ristoranti e palestre. Da lunedì 13 dicembre, invece, tutti i lavoratori che hanno la possibilità di farlo dovranno tornare in smart working. Una delle misure che sta facendo più discutere – e che dovrà passare al vaglio del Parlamento di Westminster – riguarda poi l’introduzione del NHS Covid Pass, una sorta di green pass in salsa britannica. Ad ottenerlo saranno i cittadini che hanno completato il ciclo di vaccinazione e quelli che si sono sottoposti ad un test Covid, risultando negativi. Il nuovo pass servirà per entrare nei locali notturni e negli stadi e per partecipare a grandi eventi, come i concerti. Queste regole varranno solo per l’Inghilterra, dato che in Scozia, Galles e Irlanda del Nord è già obbligatorio presentare prova della vaccinazione per entrare nei locali pubblici.

I DATI INGLESI 

L’8 dicembre, per la quarta volta in una settimana, il Regno Unito ha registrato oltre 50mila nuovi casi di Covid-19. Rispetto alla settimana precedente i contagi sono saliti dell’11,3%, mentre i ricoveri sono aumentati dello 0,8%. La variante Omicron è già arrivata a quota 568 casi, il livello più alto tra gli Stati europei.

L’epidemiologo dell’Imperial College di Londra, Neil Ferguson, ha spiegato a Bbc Radio 4 che “molto presto, i casi di Omicron nel Regno Unito raddoppieranno ogni 2-3 giorni”. È inoltre probabile, secondo lo scienziato, che presto si arrivi a 2mila casi al giorno della nuova variante che “essendo molto contagiosa, entro la fine dell’anno, diventerà la variante dominante nel Regno Unito, addirittura sulla Delta”. Il picco, in base alle previsioni di Ferguson, “potrebbe esserci a gennaio 2022”.

LA FESTA A DOWNING STREET

L’annuncio di nuove restrizioni rappresenta un duro colpo per la reputazione di Boris Johnson, da sempre promotore di una politica improntata sulla “libertà” di scelta e di comportamento. Come se non bastasse, a complicare ulteriormente le cose, sono arrivate le indiscrezioni relative a una presunta festa tenutasi a Downing Street a dicembre del 2020. L’impatto della notizia è stato enorme: mentre i cittadini erano chiusi in casa a causa dell’ennesimo lockdown, nella sede del Governo si festeggiava senza rimorso. Johnson, davanti alla Camera dei Comuni, si è scusato e ha annunciato l’apertura di un’indagine sulla questione. 

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