Condividi

Indice Pmi Eurozona: al top da sei anni

IHS Markit rende note come ogni mese le informazioni relative il Purchasing Managers Index. Indice finale del manifatturiero dell’eurozona, a giugno, a 57,4. I tassi di crescita migliorano in quasi tutti i Paesi, la Grecia riprende la fase di espansione, si ferma la Spagna. Cresce il tasso di creazione di posti di lavoro.

Indice Pmi Eurozona: al top da sei anni

Il Purchasing Managers Index (valore percentuale che riflette la capacità dell’acquisizione di beni e servizi calcolato da Markit Group) dell’eurozona nel mese di giugno è stato il migliore degli ultimi sei anni. Il tasso di espansione del settore manifatturiero è stato molto rapido, come riflesso dalle prestazioni migliorate rispetto agli anni scorsi di Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Irlanda, Grecia e Austria. 

L’indice è salito a 57.4 a giugno, rispetto al 57.0 di maggio. Tutto ciò grazie all’aumento della produzione dovuto all’incremento dell’afflusso di nuovi ordini; questo ha portato le aziende a mantenere ad un alto livello il tasso di creazione di posti di lavoro. 

I migliori tassi di miglioramento delle condizioni operative sono stati riscontrati, in ordine, in Austria, Germania e Paesi Bassi. La crescita è accelerata in Francia ed in Italia. Notizie positive giungono anche dalla Grecia, dove l’indice Pmi è tornato in fase di espansione per la prima volta da Agosto 2016. L’unica nazione a non aver fatto registrare un miglioramento è la Spagna. 

Se invece volgiamo l’attenzione sul tasso di incremento della creazione dei posti di lavoro, questo è aumentato in Francia, Austria, Grecia e Paesi Bassi, mentre in Germania, Spagna, Italia e Irlanda è diminuito. 

L’importanza dei dati si riscontra anche nelle parole del Chief Business Economist di IHS Markit, Chris Williamson: “La crescita del manifatturiero dell’eurozona acquista ancora più slancio nel mese di giugno, concludendo il miglior trimestre in appena più di sei
anni. Ai livelli attuali il PMI indica un tasso annuale di crescita della produzione di circa il 5% che, a sua volta, mostra che questo settore avrà dato un contribuito molto positivo alla crescita economica del secondo trimestre”. 

Non ci sono segni che questa situazione così positiva possa finire presto – ha continuato Williamson – “L’ottimismo sui
prossimi dodici mesi è salito ai massimi in almeno cinque anni, il lavoro inevaso sta aumentando al tasso più rapido in oltre sette anni e le aziende riportano assunzioni quasi da record per far fronte alla ripresa della domanda. Per come stanno le cose adesso, il manifatturiero è chiaramente in fase d’espansione e sembra destinato a continuare su questa scia di forte crescita nei mesi a venire“. 

Commenta