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Imu, Cgia: gli albergatori i più colpiti, dalle seconde case il 44,8% del gettito

Secondo una simulazione della Cgia di Mestre, gli imprenditori del settore alberghiero pagheranno in media 8.405 euro, più di tutte le altre categorie – Il 62% delle risorse che lo Stato incasserà dall’Imu arriverà dalle famiglie e la seconda casa sarà colpita molto più della prima.

Imu, Cgia: gli albergatori i più colpiti, dalle seconde case il 44,8% del gettito

L’Imu peserà su case e imprese, ma soprattutto chi ha trasformato il concetto di “casa” in impresa. Saranno gli albergatori i più tartassati dalla nuova imposta municipale unica. La scadenza per il pagamento della prima rata si avvicina (clicca qui per sapere quanto devi pagare, clicca qui per una guida alla compilazione del modello F24 semplificato) e chi ha un’attività di questo tipo si prepara a sborsare un capitale importante: in media, 8.405 euro. La cifra è stata calcolata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha stilato una classifica delle categorie economiche più colpite dalla nuova tassa.    

Il settore alberghiero è seguito dalla grande distribuzione, con gli imprenditori che dovranno pagare mediamente 5.930 euro. Una vera stangata arriverà anche su ogni singolo capannone industriale, su cui è previsto un esborso di circa 4.725 euro. Per gli artigiani del settore produttivo ed i piccoli industriali, invece, il versamento medio sarà di 2.756 euro. I liberi professionisti pagheranno 1.468 euro, mentre i piccoli commercianti si ritroveranno un’imposta media di 729 euro. In fondo alla graduatoria i piccolissimi artigiani, che subiranno un prelievo medio di 574 euro.  

“Auspico che il Governo riveda al ribasso le aliquote dell’Imu per le attività produttive – ha commentato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia -, altrimenti corriamo il  pericolo che molte piccole aziende chiudano i battenti e finiscano a lavorare in nero. Non dimentichiamo che nella stragrande maggioranza dei casi gli imprenditori pagheranno l’imposta municipale due volte. Una come proprietari di prima casa e l’altra come proprietari di immobili ad uso commerciale o produttivo. Visti gli aumenti introdotti quest’anno, ho il timore che  molti artigiani e molti piccoli commercianti non ce la faranno  a rispettare nemmeno il pagamento della prima rata”.

L’analisi della Cgia è stata realizzata applicando l’aliquota ordinaria del 0,76% (ma a discrezione delle amministrazioni comunali sono possibili oscillazioni dello 0,3%) e utilizzando le rendite catastali medie nazionali. Secondo la stessa simulazione, il 62% delle risorse che lo Stato incasserà dall’Imu arriverà dalle famiglie, mentre il restante 38% sarà a carico delle imprese.

Nel dettaglio, su un gettito totale stimato in 18,4 miliardi di euro (che esclude i terreni, gli immobili delle province autonome di Trento/Bolzano e quelli con vocazione no profit), 3,1 miliardi graveranno sui proprietari di prima casa (pari al 17,2% del totale), mentre il prelievo sulle seconde case sarà più del doppio: 8,2 miliardi (il 44,8%). 

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