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Imprese: -30mila nel I trimestre, peggior dato da 7 anni

“Il bilancio della nati-mortalità delle imprese risente delle restrizioni seguite all’emergenza Covid-19” spiega Unioncamere – In Lombardia oltre 4200 imprese in meno

Imprese: -30mila nel I trimestre, peggior dato da 7 anni

In Italia nel primo trimestre del 2020 ci sono trentamila le imprese in meno rispetto ai mesi precedenti. Nei primi tre mesi del 2019 il calo registrato era stato pari  21mila imprese. Lo rileva un’analisi effettuata da Unioncamere-Infocamere sui dati ufficiali relativi alla natalità e alla mortalità delle aziende nel primo trimestre del 2020. 

“Il bilancio della nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo di quest’anno risente delle restrizioni seguite all’emergenza Covid-19 e rappresenta il saldo peggiore degli ultimi 7 anni, rispetto allo stesso arco temporale”. 

Se è dunque vero che nei primi tre mesi dell’anno un calo può essere considerato “fisiologico”, è anche vero che a causa delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus le imprese stanno soffrendo più del solito. “Gli effetti conseguenti allo stato di eccezionalità in cui l’economia reale si sta muovendo – spiega ancora Unioncamere in una nota – appesantiscono il risultato di un bilancio che nei primi tre mesi dell’anno chiude sempre in rosso per effetto delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente”. 

Scendendo nel dettaglio dei numeri, tra gennaio e marzo si sono registrate 96.629 aperture, 17.781 in meno rispetto allo stesso trimestre del 2019, quando avevano aperto i battenti oltre 114 imprese. Sono invece state 126.912 le chiusure. In questo caso però il dato può considerarsi in lieve miglioramento dato che nello stesso periodo dell’anno prima le cessazioni avevano raggiunto quota 136.069. A soffrire di più sono le imprese individuali con oltre 91mila cessazioni, seguite dalle società di capitali (18.661 cessazioni) e dalle società di persone (14.087).

Dal punto di vista territoriale il maggior numero di cessazioni si è registrato nel Sud e nelle Isole (39.528) che ha però potuto contare anche sul numero più alto di iscrizioni (oltre 31). In forte difficoltà anche il Nord-Ovest dove hanno chiuso i battenti 34.155 imprese a fronte di 25.751 iscrizioni. Infine, a livello regionale, è la Lombardia detiene il numero più alto sia di iscrizioni che di cessazioni (rispettivamente 15.773 e 20.040) con un saldo negativo di 4.267 imprese. In Piemonte il saldo è negativo per 3.531 imprese, in Veneto per 3.685 imprese, in Emilia-Romagna -3.332. Non a caso, queste quattro Regioni sono i territori più colpiti dalla pandemia di Covid-19 in Italia. 

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