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Immigrazione, Commissione adotta agenda Ue: al via sistema di quote e l’Italia ne avrà l’11,8%

Secondo il sistema di quote approvato dalla Commissione europea all’Italia spetterà il 9,94% dei richiedenti protezione internazionale da Paesi terzi e l’11,84% degli immigrati già arrivati in Europa – L’altro rappresentante Federica Mogherini smentisce le voci di un attacco di terra in Libia.

Immigrazione, Commissione adotta agenda Ue: al via sistema di quote e l’Italia ne avrà l’11,8%

La Commissione europea ha adottato l’Agenda Ue per l’immigrazione. A darne l’annuncio è stata l’alto rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini, via Twitter. L’Agenda prevede la creazione di un sistema temporaneo di quote per distribuirei richiedenti asilo che già si trovano entro i confini Ue e i rifugiati in Paesi terzi tra i 28 paesi dell’Unione.

Il sistema di quote, secondo quanto reso noto nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta dal primo vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans, da Federica Mogherini e dal Commissario Ue per le migrazioni Dimitris Avramopoulos dovrebbe concretizzarsi alla fine del mese e conterà su quattro criteri fondamentali: tasso di disoccupazione del Paese, numero di abitanti, Pil e il numero di profughi già presenti.

Secondo questo sistema, il 9,94% delle 20mila persone richiedenti protezione internazionale da Paesi terzi che saranno accolte in Europa, saranno destinate all’Italia, mentre, per quanto riguarda i ricollocamenti degli immigrati già arrivati in Europa, all’Italia spetterà una quota dell’11,84%, la terza più alta dopo quelle di Germania (18,42%) e Francia (14,17%).

“L’Italia – ha spiegato inoltre la Mogherini – sarà esonerata” dal dover accogliere quote di nuovi profughi, dal momento che il nostro Paese ha già superato la quota prevista dagli schemi di redistribuzione presentati oggi dalla Commissione.

L’adozione dell’Agenda da parte della Commissione rischia, però, di lasciarsi alle spalle un lungo strascico di scontento, dal momento che alcuni Paesi, su cui spicca la Gran Bretagna, hanno mostrato una ferma opposizione nei confronti delle redistribuzione degli immigrati.

Un’opposizione, questa, a cui si sono unite anche Repubblica Ceca e Slovacchia e che è stata duramente criticata dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, secondo cui le “istituzioni comuni di Bruxelles” vengono puntualmente ostacolate da “alcuni Paesi membri che seguono freddamente solo i propri interessi”.

L’Alto rappresentante Federica Mogherini ha, infine, commentato le voci, diffuse dalla stampa britannica, secondo cui i piani europei per una campagna militare contro i trafficanti di esseri umani che operano in Libia includono anche l’opzione del ricorso a truppe di terra in territorio libico.

L’ipotesi è stata seccamente smentita dalla Mogherini. secondo cui gli “Interventi Ue non comportano azioni di terra in Libia, non stiamo programmando alcuna operazione di questo tipo”.

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