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Il vaccino spinge le Borse, gli scontri in Asia le frenano

I venti di guerra tra Cina e India sull’Himalaya inquietano le Borse in Asia, ma in Occidente le speranze di arrivare presto al vaccino anti-Coronavirus danno fiato ai mercati – Ieri Piazza Affari è stata la Borsa più frizzante d’Europa

Il vaccino spinge le Borse, gli scontri in Asia le frenano

Investimenti per mille miliardi di dollari in infrastrutture fisiche e tecnologia. Consumi in ripresa a maggio assai più previsto (+17,7%). Gli Usa aumentano gli sforzi per la ripresa, ma il presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al Congresso, ammonisce che il futuro “resta incerto e cresce l’ineguaglianza”. Anche questo spiega la prudenza di stamane dei mercati dopo la corsa dl ieri.

VENTI DI GUERRA SULL’HIMALAYA

Ma a gettare un’ombra sul rally sono i venti di guerra che, quasi all’improvviso, soffiano in Asia. Sulle vette dell’Himalaya, Cina e India si scontrano da settimane. Ieri si è saputo della morte di venti soldati indiani. Intanto, qualche migliaio di chilometri più in là, la Corea del Nord ha fatto esplodere una palazzina nei pressi della frontiera con la Corea del Sud, che era stata costruita per ospitare incontri tra i rappresentanti dei due Paesi.

Frenano in questa cornice i listini del continente asiatico. Il Nikkei di Tokyo è in calo dello 0,4%. L’Hang Seng di Hong Kong è sulla parità, così come lo Shanghai Composite. Ma sono positivi i mercati più coinvolti: il Kospi di Seul guadagna lo 0,2%. Così come Mumbai, trainata dai titoli della difesa.

GIÙ L’EXPORT DI TOKYO

Doccia fredda stanotte dall’export del Giappone sceso a picco a maggio: -28%. L’indice Dow Jones Asia è in rialzo dello 0,1%.

Il petrolio Brent è in calo dell’1,5%, a 40,3 dollari il barile, primo ribasso dopo tre sedute consecutive positive.

DA ELI LILLY (+15,7%) UNA TERAPIA PER IL CANCRO AL SENO

Sulla parità stamane i futures dei mercati Usa dopo una seduta ruggente: Dow Jones +2,04%, S&P 500 +1,90%. Il Nasdaq +1,75%.

Miglior titolo dell’indice S&P500 è stato il pharma Eli Lilly, in rialzo del 15,7%, a 163 dollari, dopo le anticipazioni dei risultati ottenuti da un suo farmaco sperimentale per la cura del cancro al seno. Nel corso della fase tre dello sviluppo clinico del Verzenio, somministrato a pazienti gravi in combinazione con altre terapie, si è registrato un forte calo del risorgere delle metastasi e della mortalità.

Ma l’attenzione è ovviamente concentrata sulla lotta al coronavirus.

COVID-19. DA OXFORD LA CURA EFFICACE A BASSO PREZZO

La speranza arriva da Londra: circa un terzo dei ricoverati in terapia intensiva trattati con un farmaco a base di steroidi, il Dexamethasone, si è ripreso dal Covid-19. Il professor Martin Landray, di Oxford e coautore della ricerca, ha messo in evidenza il fatto che la cura costa pochissimo: con poco più di 60 dollari si possono trattare otto pazienti.

E LA UE OGGI INVESTE 2,7 MILIARDI SUL VACCINO

Oggi la Commissione europea presenterà il piano di investimento di 2,7 miliardi per lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19: la ricerca sarà finanziata in cambio di una serie di accordi di prelazione con le aziende farmaceutiche per garantire le forniture per la vaccinazione della popolazione dell’Ue.

ZEW IN VOLO, LA GERMANIA PRENDE FIDUCIA

Anche in Europa la spinta delle banche centrali ha fatto volare i listini azionari, sostenuti da una pioggia d’incentivi di natura fiscale. L’ottimismo ha contagiato anche le previsioni: schizza in Germania l’indice Zew – basato sulle aspettative di economisti, analisti e imprenditori – salito a giugno a 63,4 da 51 di maggio (il consensus si aspettava 61).

PIAZZA AFFARI AL TOP, SAVONA PROPONE I BOND PERPETUI

Piazza Affari (+3,46%) si è rivelato il mercato più frizzante, chiudendo a 19.625 punti, poco sotto i massimi.

“Nell’Unione Europea è stato dedicato più impegno alle istituzioni monetarie e meno a quelle finanziarie, con decisioni ed effetti pratici che hanno penalizzato il risparmio”, ha detto ieri il presidente della Consob in occasione dell’incontro annuale con la comunità finanziaria. Il presidente della Consob ha proposto il varo di Btp perpetui fiscalmente esenti fino al 2%.

TUTTE SU LE BORSE, UNA STAR NEL BOARD DI KERING

Bene anche le altre borse europee: Ftse 100 di Londra è in rialzo del 2,97% alla vigilia della riunione della Bank of England. Madrid +3,23%.

Il Dax di Francoforte sale del 3,27%. Lufthansa (+4,8%) ha annunciato che punta a raggiungere un accordo con i sindacati entro il 22 giugno sui tagli di 22.000 posti di lavoro. Perde colpi uno dei big della moda on line, Zalando (-5%). A Madrid (+3,23%) nuovi rialzi di Inditex.

A Parigi (+2,84%) rimbalzano Renault (+4,11%) e Arcelor Mittal (+6,9%). Kering, la capogruppo di Gucci, ha nominato ieri nel board l’attrice Emma Thompson.

SCENDE LO SPREAD, TUTTE SU LE BLUE CHIP

Complice il clima di maggior propensione al rischio, i Btp hanno chiuso la seduta in territorio positivo, con il rendimento del benchmark a 10 anni che ha rivisto i minimi da fine marzo. Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 177 punti base (-3,97%), con un rendimento del Btp in discesa a 1,35%. Tutte le blue chip hanno chiuso in rialzo.

I PIANI USA MANDANO IN ORBITA BUZZI E WEBUILD

Guida la corsa Buzzi Unicem (+9%), il gruppo del cemento che conta, tra l’altro, su una forte presenza in Nord America. È in cantiere un piano d’investimenti in opere infrastrutturali da quasi 1.000 miliardi di dollari che starebbe per vedere la luce negli Stati Uniti: una versione preliminare potrebbe essere messa in circolazione a giorni. Il piano dovrebbe garantire le risorse per rinnovare ponti, strade e ferrovie. Tra i potenziali beneficiari c’è anche Webuild (+10,75%).

CORRONO PRYSMIAN E TIM

Avanza anche Prysmian (+5%), che genera negli Stati Uniti il 35% dell’Ebitda. Nel piano Usa ci dovrebbe essere spazio anche per la telefonia 5G e per la banda ultralarga, ma a spingere gli acquisti su Tim (+7,76%) è stata l’offerta di Macquarie per una quota di Open Fiber. Il cda di Enel (+2,77%) ha ricevuto un’informativa in merito a un’offerta non vincolante presentata da parte di Macquarie Infrastructure Real Asset (Mira) il cui oggetto è l’acquisizione, in tutto o in parte, del 50% del capitale di Open Fiber posseduto da Enel. Secondo il broker Equita, “una eventuale cessione della quota in Open Fiber da parte di Enel potrebbe successivamente facilitare i negoziati per la costituzione di una rete unica con Tim”.

Per restare fra le utility, ben raccolta A2A (+3,4%) all’indomani dell’incontro del nuovo Ceo, Renato Mazzoncini, con gli analisti finanziari in cui è stato ribadito l’obiettivo “di trasformare la superutility lombarda in un player nazionale e rinforzare la sua presenza nell’Energy Transition”, secondo quanto riporta Equita.

FITCH CONFERMA IL RATING DI CNH

La spinta da oltre Oceano favorisce anche Cnh (+4,07%). L’agenzia Fitch ha confermato il rating sul debito a lungo termine a BBB-. Fiat Chrysler +3%. L’ad di General Motors , Mary Barra, ha detto di essere ottimista sull’evoluzione della domanda di autoveicoli negli Stati Uniti. La dichiarazione è stata rilasciata nel corso di un evento organizzato da Automotive News.

BPM GUIDA IL RALLY DELLE BANCHE, INTESA ATTACCA MASSIAH

In rally a piazza Affari il settore bancario: in testa Banco Bpm (+7,34%). Si è parlato di un incontro tra i vertici di Piazza Meda con quelli di Ubi (+4,96%), ma l’ipotesi di un’aggregazione alternativa a Intesa Sanpaolo ha lasciato fredda la Bce. L’istituto di Carlo Messina ha deliberato l’aumento di capitale a pagamento al servizio dell’offerta pubblica di scambio. Intesa San Paolo ha accusato Victor Massiah, numero uno di Ubi, di aver violato più volte la passivity rule prevista dalla legge durante l’Ops.

In evidenza il recupero di Bper (+6,57%); risale anche Unicredit (+6,62%).

Bene Banca Mediolanum (+3,32%), dopo il lancio della società App Flowe, che, attraverso i servizi finanziari, punta ad attrarre milioni di clienti in Italia e nel resto d’Europa.

ATLANTIA NEL MIRINO DELL’ANTITRUST, CONTE VUOLE CDP IN ASPI

Rimbalza perfino Atlantia (+4,2%) nel momento più delicato della sua storia: l’Antitrust ha avviato il 10 giugno 2020 un’istruttoria nei confronti della controllata di Atlantia, Autostrade per l’Italia (Aspi), per “presunte carenze informative e mancato adeguamento del pedaggio in alcuni tratti della rete”, informa una nota. Riguardo ad Autostrade, la proposta all’azienda prevede l’ingresso di Cdp e del fondo F2I nel capitale per evitare la revoca della concessione.

INTESA AL 6,95 DI TREVI, BOOM DI EXPRIVIA (+14%)

In Trevi Finanziaria (-3,04%) da poco ristrutturata mediante la conversione dei crediti, è entrata Intesa San Paolo con una partecipazione del 6,9%. In Borsa il titolo Trevi in tre mesi ha recuperato più dell’80% del suo valore.

In forte progresso tra le mid cap Piaggio (+6,3%) e Maire Tecnimont (+4,76%).

Sale Cucinelli (+1%), malgrado Goldman Sachs abbia ridotto la raccomandazione da buy a sell, con prezzo obiettivo che passa da 32,8 a 27,1 euro.

Tra i titoli minori, Exprivia strappa con un +14% sulle indiscrezioni su un interesse di Sirti per la controllata Italtel.

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