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Il rischio default di Grecia e Portogallo spinge al ribasso le Borse di tutta Europa: Milano -1%

Il pericolo di bancarotta che torna ad aggirarsi sui due Paesi più deboli d’Europa innervosisce i mercati – Così così l’asta dei Btp: tassi oltre il 6% per il decennale – Spread a quota 432 – Pollice verso della Borsa al merger Unipol-Fonsai: Premafin sospesa per eccesso di ribasso, Fonsai perde l’8,3%, Milano Assicurazioni l’8%, Unipol il 3,8%

Il rischio default di Grecia e Portogallo spinge al ribasso le Borse di tutta Europa: Milano -1%

FONSAI-UNIPOL, UN BOCCONE INDIGESTO

NUVOLE DA LISBONA IN ARRIVO PER L’EURO

Si coprono di nubi grigie, se non nere, i cieli di Bruxelles, capitale dell’Europa bloccata dall o sciopero generale.

Le Borse europee, mentre prende il via il gigantesco summit dei premier del Vecchio Continente, sono dominate dalle preoccupazioni sul debito sovrano: a Milano l’indice Ftse Mib scende dell’1.08% a quota 15.774. In ribasso anche le altre Borse europee: Londra -1,1%, Parigi 1,52-%, Francoforte -0,94%. Non piace l’ennesimo, forse non ultimo, braccio di ferro sul debito greco, mentre non s’indebolisce la schiera di chi ritiene ineluttabile, prima o poi, il default di Atene. I rendimenti del decennale portoghese sono intanto schizzati sù di 26 pb al tetto del 15,54% mentre il quinquennale tratta al 21,44% con un incremento di 104 punti. Lo spread tra i bond portoghesi e il bund tedesco si allarga a 1.420 punti e il rendimento del decennale lusitano schizza al record del 16%. In forte rialzo anche i credit default swaps del paese. Secondo i dati di Cma, il costo per assicurare 10 milioni di dollari di debito sovrano lusitano per i prossimi cinque anni e’ schizzato a 3,95 milioni di dollari, da pagare in anticipo, piu’ altri 100.000 dollari da pagare annualmente.

Insomma, ancor prima che si chiuda il capitolo Grecia scoppia il dramma di Lisbona: il mercato, a giudicare dai cds, dà al 71% la probabilità che il Portogallo debba avviarsi verso il default.

Non rasserena il clima il risultato, non negativo, dell’asta italiana. Il Tesoro, pur di confermare la discesa dei rendimenti, ha dovuto rinunciare all’ambizione di collocare tutti i bond che voleva. Sono stati collocati 3,57 miliardi di euro di Btp con scadenza 2017 e rendimento al 5,39% (bid to cover 1,28 e obiettivo di 4 miliardi di euro). Piazzati anche 2 miliardi di euro di Btp scadenza 2022 con rendimento al 6,08% (bid to cover 1,40% e obiettivo a 2 miliardi di euro). Sono stati infine collocati 1,85 miliardi di euro di Btp a scadenza 2016 e 2021: obiettivo massimo a 2 miliardi di euro.

Il rendimento del Btp a 10 anni sul mercato secondario registra un incremento dei rendimenti di 23 punti base a 6,089%, quello a 5 anni è al 5,10% (+32 punti base). Lo spread resta sopra quota 430 bp.

L’affare dell’anno, cioè il “merger” assicurativo tra Unipol e le società del gruppo Ligresti provoca questa reazione in Piazza Affari: Fondiaria-Sai perde l’8,3%, Unipol riduce prima il rialzo allo 0,6%, poi scivola in terreno negativo -3,8% Premafin non riesce a far prezzo e resta sospesa per eccesso di ribasso (-32%). Milano Assicurazioni è in calo del 8%. Pesa l’aumento delle perdite del polo assicurativo ex Ligresti. Non dispiace agli investiori la novità che i quattrini investiti dalla compagnia bolognese siano destinati a finire tutti dentro le società coinvolte nel polo. Alla vigilia della riunione del cda, la prima dopo il felice esito dell’aumento di capitale, Unicredit cede il 2,36% dopo un lungo saliscendi per tutta la seduta. Stamane Citigroup ha alzato il target price a 4,65 euro da 4 euro, la raccomandazione resta buy.

Intesa Sanpaolo -2,21%, Banco Popolare precipita nel pomeriggio del 5,5% seguita a ruota da Banca Pop. Mi -5,92%. Ubi -3,36%. Generali è in ribasso del 1,69%. Lottomatica +1,3%, Pirelli +0,64%, Impregilo +1,07% ed Enel +0,06% sono gli utili titoli in attivo nel paniere principale +0,06. Invariato il titolo Fiat -1,04% alla vigilia del cda sui conti 2011 fissato per mercoledì. Pesante salasso di Finmeccanica sotto del 6,69%.

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