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Il record di Ferragamo frena la caduta di Piazza Affari

Piazza Affari in mattinata è il peggior listino europeo, ma la perdita è contenuta grazie all’exploit di Salvatore Ferragamo, che alle 12 guadagna oltre il 4% al suo massimo storico (27,6 euro) su volumi eccezionali – Draghi insiste: i tassi bassi non sono un problema – Fiat sale dopo la valutazione dell’Ipo di Chrysler a 10 miliardi – Banche contrastate.

Il record di Ferragamo frena la caduta di Piazza Affari

FIAT E FERRAGAMO FRENANO IL CALO DI PIAZZA AFFARI. E DRAGHI INSISTE: I TASSI BASSI NON SONO UN PROBLEMA

Avvio debole per la Borsa di Milano con l’indice FtseMib che scende dello 0,41% a quota 18761. Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,08%, spread in lieve calo a quota 231 (-3 punti base). Contrastate le altre piazze europee: Parigi +0,17, Francoforte -0,08%. L’Ibex spagnolo sale dello 0,39%. Londra -0,24%.

L’indice Ifo, uno dei principali barometri sulla fiducia delle imprese in Germania, è salito a novembre a 109,3 punti dai 107,4 punti di ottobre, sopra gli attesi 107,7 punti. Si è così attestato sui massimi da aprile 2012. 

“I tassi di interesse bassi possono minacciare nel tempo la stabilità finanziaria, ma attualmente non abbiamo alcuna evidenza di questo” ha dichiarato stamane Mario Draghi a Francoforte. “Se vedessimo che i tassi di interesse bassi creassero rischi localizzati, allora dovrebbero essere utilizzati strumenti locali per affrontarli – ha aggiunto il presidente della Bce -, in particolare le autorità nazionali dovrebbero fare pieno uso di strumenti macroprudenziali che hanno a disposizione”.

Fiat sale dello 0,77% dopo la notizia che le banche che devono collocare Chrysler l’hanno valutata 10 miliardi di dollari.  Se la cifra verrà confermata, il gruppo di Detroit varrebbe meno del produttore dell’auto elettrica Tesla Motor, la cui capitalizzazione è di circa 15 miliardi di dollari.

Equita stamattina alza il giudizio su Fiat a “buy” in quanto ritiene che il Lingotto e Veba troveranno un accordo prima dello sbarco di Chrysler in Borsa: il costruttore italiano dovrebbe essere disponibile a pagare un premio rispetto alle valutazioni dei collocatori. Exor +1,5%, Cnh Industrial -0,4%.

Lusso: in passerella sfila Salvatore Ferragamo +4,11% al suo massimo storico (27,6 euro) su volumi eccezionali. Luxottica -0,46%, Tod’s +1%, Yoox +1,5%. Mediaset sale del 2,94%: Goldman Sachs ha confermato il titolo nella sua “Conviction Buy List” con target price 5,1 euro.

Generali scende dell’1,38%. La compagnia sarebbe interessata a rilevare Sace, la società pubblica che assicura le esportazioni. Un analista del settore considera “inverosimile l’ipotesi: Generali è impegnata in un piano di dismissioni, con target di 4 miliardi nel 2015”. Difficile immaginare che, in questa fase, la compagnia guidata da Mario Greco s’impegni in un’acquisizione onerosa come Sace. Ma Equita Sim scrive che “da un punto di vista industriale, il fit sarebbe ottimale perché Generali vuole rafforzare il segmento corporate e Sace lavora con 75.000 aziende italiane e potrebbe essere una piattaforma da estendere ai clienti esteri di Generali”. Ma per finanziare il deal ci vorrà un aumento di  capitale “di almeno 2 miliardi”.

Poco mosse le banche: Unicredit -0,38%, Intesa -0,58%, MontePaschi -1,75%. Modeste le reazioni alle vendite di Stato:  Eni invariata e Stm +0,34%. Finmeccanica scende dell’1,52%. Debole Enel -0,3%. Netto ribasso di Saipem -2,12%. Telecom Italia scende dello 0,22%. In netto calo Atlantia -1,63%. Tra le small caps vola Tiscali +10% sull’ipotesi di un interesse da parte di Sky.

LA FIAT E FERRAGAMO FRENANO IL CALO DI PIAZZA AFFARI

E DRAGHI INSISTE: i TASSI BASSI NON SONO UN PROBLEMA

 

 

 

 

Avvio debole per la Borsa di Milano con l’indice FtseMib che scende dello 0,41% a quota 18761.

 

Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,08%, spread in lieve calo a quota 231 (-3 punti base).

 

 

Contrastate le altre piazze europee: Parigi +0,17, Francoforte -0,08%. L’Ibex spagnolo sale dello 0,39%. Londra -0,24%.

 

L’indice Ifo, uno dei principali barometri sulla fiducia delle imprese in Germania, è salito a novembre a 109,3 punti dai 107,4 punti di ottobre, sopra gli attesi 107,7 punti. Si è così attestato sui massimi da aprile 2012. 

 

I tassi di interesse bassi possono minacciare nel tempo la stabilita’ finanziaria, ma attualmente non abbiamo alcuna evidenza di questo” ha dichiarato stamane Mario Draghi a Francoforte.Se vedessimo che i tassi di interesse bassi creassero rischi localizzati, allora dovrebbero essere utilizzati strumenti locali per affrontarli – ha aggiunto il presidente della Bce – In particolare le autorita’ nazionali dovrebbero fare pieno uso di strumenti macroprudenziali che hanno a disposizione”.

 

 

Fiat sale dello 0,77% dopo la notizia che le banche che devono collocare Chrysler l’hanno valutata 10 miliardi di dollari. Se la cifra verrà confermata, il gruppo di Detroit varrebbe meno del produttore dell’auto elettrica Tesla Motor, la cui capitalizzazione è di circa 15 miliardi di dollari.
Equita stamattina alza il giudizio su Fiat a “buy” in quanto ritiene che il Lingotto e Veba troveranno un accordo prima dello sbarco di Chrysler in Borsa: il costruttore italiano dovrebbe essere disponibile a pagare un premio rispetto alle valutazioni dei collocatori. 

 

Exor +1,5%,Cnh Industrial-0,4%.

 

In passerella sfila Salvatore Ferragamo +4,11 % al suo massimo storico (27,6 euro) su volumi eccezionali.

Luxottica -0,46%, Tod’s +1%, Yoox +1,5%.

 

Mediaset sale del 2,94%: Goldman Sachs ha confermato il titolo nella sua “Conviction Buy List” con target price 5,1 euro.

 

Generali scende dell’1,38%. La compagnia sarebbe interessata a rilevare Sace, la società pubblica che assicura le esportazioni.

Un analista del settore considera “inverosimile l’ipotesi: Generali è impegnata in un piano di dismissioni, con target di 4 miliardi nel 2015″. Difficile immaginare che, in questa fase, la compagnia guidata da Mario Greco s’impegni in un’acquisizione onerosa come Sace. Ma Equita Sim scrive che”da un punto di vista industriale, il fit sarebbe ottimale perché Generali vuole rafforzare il segmento corporate e Sace lavora con 75.000 aziende italiane e potrebbe essere una piattaforma da estendere ai clienti esteri di Generali”. Ma per finanziare il deal ci vorrà un aumento di capitale “di almeno 2 miliardi”.

 

Poco mosse le banche: Unicredit -0,38%, Intesa -0,58% ,MontePaschi -1,75%.


Modeste le reazioni alle vendite di Stato: Eni invariata e Stm +0,34%

Finmeccanica
scende dell’1,52%. Debole Enel -0,3%.

 

Netto ribasso diSaipem-2,12%.

Telecom Italia scende dello 0,22%.

 


In netto calo Atlantia -1,63% .

Tra le small caps vola Tiscali+10% sull’ipotesi di un interesse da parte di Sky. 

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