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Il processo a Bo Xilai mette in crisi il sistema Cina

L’ex membro del Politburo accusato di corruzione è nell’occhio del ciclone per il suo stile di vita sfarzoso – Ma i cinesi sanno bene che i vizi di Xilai non sono così diversi da quelli dell’elite che governa il Paese – Potrebbe diventare un simbolo, come Khodorkovsky in Russia, ma senza una Yukos espropriata a preoccupare gli investitori

Il processo a Bo Xilai mette in crisi il sistema Cina

Il discendente Ming del vaso di Pandora in salsa cinese risponde al nome di Bo Xilai. L’ex membro del Politburo oggi alla sbarra accusato di corruzione rischia infatti di far saltare un intero sistema, diventando il simbolo del fallimento del modello della Repubblica Popolare.

Xilai ha aperto uno spiraglio sullo stile di vita dell’elite cinese. Il politico è sotto attacco per lo sfarzo e i privilegi di cui ha goduto. Ma il popolo cinese ha subito intuito che i vizi di Xilai non sono poi così lontani da quell’1 per cento che domina il Paese.

Qualcuno trova più di un’analogia tra Xilai e Michail Khodorkovsky, l’oligarca russo del petrolio finito dietro le sbarre. Con la significativa differenza che se gli investitori stranieri hanno cominciato a sudare freddo quando la sua società – Yukos – è stata espropriata, nel caso del politico cinese è difficile aspettarsi reazione analoghe.

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