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Il Nasdaq vola e cancella tutte le perdite: è l’effetto Yellen

L’avvio del piano di aiuti Usa e la forte convinzione della Yellen sull’Inesistenza di un pericolo inflazione ridanno fiato al Nasdaq e consolidano il rally di tutte le Borse – Piazza Affari di nuovo in progresso: Cerved vola grazie all’Opa.

Il Nasdaq vola e cancella tutte le perdite: è l’effetto Yellen

Le Borse europee chiudono un’altra seduta in verde, dopo la performance migliore da quattro mesi registrata ieri, mentre calano i rendimenti dei titoli di Stato in sintonia con quelli americani e in attesa del meeting della Bce, giovedì. Piazza Affari sale dello 0,57% e si avvicina a quota 24mila punti (23.816), mentre lo spread scende a 99 punti base e il decennale registra un tasso in calo allo 0,69%.I progressi sono frazionali a Francoforte +0,44; Parigi +0,37%, Madrid +0,6% e Londra +0,15%. Più tonica Amsterdam +1,42%.

Il barometro ha segnato tempo stabile fin dalla mattinata, ma nel pomeriggio un vento di gloria ha cominciato a soffiare da Wall Street, partita in rialzo e trascinata dal rimbalzo del Nasdaq che al momento guadagna oltre il 3%, grazie anche alle parole rassicuranti di Janet Yellen. Tornano a New York gli acquisti sui titoli stay-at-home, dopo la rotazione delle scorse sedute che ha riportato in auge titoli più legati alla ripresa economica. Apple, Amazon, Microsoft e Netflix guadagnato tutti almeno il 3%. Tesla, che ha perso il 21% nelle ultime cinque sedute, si apprezza oggi di una percentuale a due cifre.

A infondere un generale ottimismo è la campagna vaccinale e il calo dei rendimenti dei T-Bond, anche in vista di una sequenza di aste del Tesoro americano da 120 miliardi di dollari (che parte domani con 38 miliardi in titoli a 10 anni). Il decennale Usa tratta oggi con prezzi in rialzo e rendimenti in calo, all‘1,56%. Inoltre la legge per il pacchetto di aiuti da 1900 miliardi di dollari potrebbe essere firmata questa settimana, se la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti approverà già oggi il disegno. Questo poderoso intervento dell’amministrazione Biden, secondo l’Ocse, potrà stimolare una ripresa globale e la crescita economica mondiale di un punto percentuale.

A fronte di manovre così imponenti resta sempre il rischio inflazione, contro cui sembra offrire una copertura l’oro che oggi rimbalza dai minimi da nove mesi. L’oro spot e i future guadagnano circa il 2%. Tratta in lieve ribasso invece il petrolio, dopo i guadagni seguiti alle tensioni in Arabia Saudita e alla riunione Ocse+. Il Brent scende quasi ello 0,7% a 67,8 dollari al barile. Sul mercato valutario l’euro recupera posizioni contro il dollaro, dopo le perdite di ieri, ma il cambio permane poco sotto 1,9. Intanto Eurostat ha corretto le stime sul pil del quarto trimestre 2020 con un calo dello 0,7% e del 6,6% annuo nell’area della moneta unica, mentre è la ripresa a +0,3% del tasso di occupazione.

L’Ocse ha aggiornato invece le sue previsioni mondiali, segnate dall’ottimismo indotto da un’ampia campagna vaccinale che riguarda però sopratutto gli Stati Uniti. Sulla Ue purtroppo arriva invece un’altra doccia gelata da Johnson & Johnson, prima ancora che il vaccino sia approvato. Scrive Reuters che la casa farmaceutica ha problemi di approvvigionamento che potrebbero complicare i piani per fornire 55 milioni di dosi nel secondo trimestre dell’anno. Per l’Italia la speranza arriva dalla Russia: è stato “firmato il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V”.

A sostenere l’umore di Piazza Affari è anche la determinazione del governo di accelerare la campagna di immunizzazione contro il Covid. In questo contesto rialzano la testa i titoli del settore farmaceutico. Amplifon, che oggi incontrava a Londra gli analisti finanziari, è regina del listino con un rialzo del 4,77%. Bene Recordati +0,83%, mentre Diasorin (-0,76%) si conferma negativa.Seduta brillante per Prysmian +3,83% ed Stm +2,86%. Leonardo si apprezza del 2,75%, in attesa di divulgare questa sera i conti 2020 e la guidance 2021. A fine gennaio il cda aveva precisato di avere completato l’analisi preliminare della performance attesa nel 2020 che “ha evidenziato un’ottima performance nel quarto trimestre, in linea con le aspettative”, sottolineando che “il business continua ad essere solido nella gestione delle sfide legate al COVID-19”.

Di conseguenza il gruppo prevedeva “di ottenere ordini, ricavi ed Ebita in linea con la Guidance 2020, e di raggiungere un Free operating cash flow pari a circa zero e comunque lievemente positivo, grazie alle azioni messe in atto per raggiungere gli incassi significativi attesi sui programmi nel corso del quarto trimestre”. Le banche sono miste. Bper (+2,69%) rimane sotto i riflettori, sulla scommessa di un possibile matrimonio con Banco Bpm (+1,31%). Secondo alcuni analisti l’ipotesi è più forte dopo l’accordo tra il Banco e Cattolica in tema di bancassicurazione, che elimina un elemento di incertezza e può aprire la strada a una futura partnership con Unipol (-0,34%). Nel settore le prese di beneficio penalizzano Unicredit -1,82%. Ancora in spolvero Stellantis +1,82%.

Vendite su Telecom -1,87%; Tenaris -1,71%. In rosso il risparmio gestito. Lo spread scende sotto 100 a 99 punti base e il tasso del Btp arretra a +0,69%. Fuori dal paniere principale Cerved sale del 19,9% (9,61 euro per azione), dopo la notizia che Castor promuoverà un’offerta pubblica di acquisto volontaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie della società quotata al MidCap. L’offerente riconoscerà un corrispettivo pari a 9,5 euro per azione portata in adesione all’offerta il prezzo incorpora un premio del 18,5% rispetto al prezzo di chiusura di Cerved Group nella seduta dell’8 marzo.

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