Condividi

Il Milan sorpassa l’Inter, la Lazio surclassa la Roma

In un sabato emozionante i rossoneri di Gattuso superano a fatica il Sassuolo (1 a 0) e conquistano il terzo posto a spese dell’Inter che scivola al quarto, ma la netta vittoria della Lazio sulla Roma (3 a 0) nel derby della Capitale terremota la corsa alla Champions.

Il Milan sorpassa l’Inter, la Lazio surclassa la Roma

Il Milan si prende il terzo posto, l’Inter mantiene il quarto. Il sabato di campionato lascia in dote il sorpasso dei rossoneri sui “cugini” ma anche il sospiro di sollievo degli stessi per quanto concerne la zona Champions: merito della Lazio, che grazie al 3-0 nel derby impedisce alla Roma di agganciare i nerazzurri in classifica. Una giornata ricchissima di emozioni insomma, cominciata con un Milan vittorioso con il Sassuolo, seppur con molti più problemi del previsto. A San Siro infatti, nonostante un clima di grande entusiasmo (oltre 61 mila gli spettatori presenti), non s’è visto il preannunciato dominio rossonero, anzi sono stati gli emiliani a fare la partita e il risultato finale, alla luce del gioco espresso, va sicuramente meglio a Gattuso che a De Zerbi. Basti pensare che gli ospiti, nonostante l’inferiorità numerica per buona parte del secondo tempo (espulso Consigli al 64’ per un fallo su Piatek), hanno chiuso in attacco, costringendo il pubblico milanista a un finale al cardiopalma. Ma nel calcio, si sa, ha ragione solo chi fa gol e quello, in un modo o nell’altro, l’hanno fatto i rossoneri, almeno a livello di tabellino: perché a bucare la porta emiliana non è stato un giocatore del Milan ma Lirola, intervenuto, suo malgrado, nel peggiore dei modi nel tentativo di anticipare Piatek e Musacchio sugli sviluppi di un corner (35’).

Resta dunque una vittoria importantissima che vale il sorpasso sull’Inter e una distanza di sicurezza di 4 punti sulla Roma, ma anche la sensazione che, almeno questa volta, risultato e porta inviolata siano stati più frutto del caso che di veri meriti sportivi. “Salvo solo il risultato e la fase difensiva, ma c’è stata un’involuzione davanti – ha riconosciuto Gattuso con la solita onestà intellettuale. – Tanti errori tattici e confusione, così non va e dobbiamo migliorareNon dobbiamo esaltarci troppo perché giocando così prima o poi i risultati non arrivanoOra bisogna essere bravi, non stiamo attraversando un momento positivo da 10/15 giorni, riusciamo a fare solo una fase. Dobbiamo giocare ancora dodici finali di campionato, non voglio che nessuno si esalti, né giocatori né tifosi. È giusto festeggiare ma quello che stiamo facendo non basta, bisogna fare di più”. A rincuorare Rino però, oltre al risultato del suo Milan, ci sono quelli delle dirette concorrenti alla zona Champions, perché dopo la sconfitta dell’Inter a Cagliari è arrivata anche quella della Roma nel derby con la Lazio. Un’umiliazione più che un semplice ko: il 3-0 finale, del resto, è una sentenza ineluttabile. E dire che i giallorossi avevano la chance di riprendersi la zona Champions, invece a rientrare in corsa sono stati i biancocelesti che ora, alla luce della gara da recuperare con l’Udinese, possono davvero tornare a sperare nel quarto posto. Partita dominata sin dall’inizio per gli uomini di Inzaghi, molto più in palla nonostante le numerose assenze (anche Immobile ha dovuto dare forfait dall’undici titolare) e la semifinale di Coppa Italia giocata appena 4 giorni fa.

Ma i derby, si sa, si vincono anzitutto a livello mentale e la Lazio, questa volta, s’è presentata molto più carica della Roma. Il gol iniziale di Caicedo (12’) ha messo il cammino in discesa, quello di Immobile (subentrato poco prima proprio all’ecuadoriano) su rigore lo ha spianato (73’), il terzo di Cataldi (89’) lo ha addirittura trasformato in una festa a forti tinte biancocelesti, sia per la supremazia cittadina che per una classifica nuovamente interessante. “Un risultato che può darci tantissimo entusiasmo, volevamo regalare una serata speciale ai nostri meravigliosi tifosi: questa vittoria resterà nella storia della Lazio – il commento entusiasta di Inzaghi.  Nell’ultimo mese abbiamo rallentato per via degli infortunisenza questi inconveniente saremmo più vicini a Milan e Roma. Ce la giocheremo fino alla fine, dovremo andare in campo con questa convinzione e questo cuore”. Tanta gioia in casa biancoceleste fa da contraltare, ovviamente, alla tristezza dei giallorossi, nuovamente ko proprio sul più bello, quando un altro risultato avrebbe potuto rimettere a posto la stagione. Non è andata così e ora Di Francesco deve interrogarsi sul perché di un’altra sconfitta umiliante, l’ennesima di questa strana stagione giallorossa. “Alla fine è una continuità di quest’anno, commettiamo troppi errori – ha riconosciuto amaro il tecnico della Roma. – Abbiamo cercato di lavorare su queste situazioni e di migliorarle, ma si vede che mentalmente quest’anno gira in un certo modo. Dobbiamo migliorare l’approccio non positivo alla partitanon si può sottovalutare un derby, non ci sta e non ci sto”. Ai giallorossi non resta che leccarsi le ferite e pensare al Porto, vero e proprio spartiacque della stagione: dovesse andare male ecco che per Di Francesco sarebbero davvero guai. 

Commenta