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Il lavoro dà ossigeno a Wall Street mentre le Borse europee vanno in rosso

Le tensioni internazionali (Grecia e Ucraina in testa) e le prese di beneficio frenano le Borse europee e anche Piazza Affari va in rosso malgrado lo sprint delle banche – Soffrono Telecom Italia, il lusso – Tenaris e Autogrill – Corre invece Wall Street sull’onda dei nuovi dati sull’occupazione americana, che cresce oltre le attese.

Il lavoro dà ossigeno a Wall Street mentre le Borse europee vanno in rosso

L’OCCUPAZIONE USA SPINGE IL DOLLARO, SU’ IL PETROLIO. IL BTP AFFIANCA IL BONO SPAGNOLO, BENE LE BANCHE

Chiudono deboli le Borse europee, senza reagire al nuovo rialzo del petrolio (Brent +2,6% a 58,05 dollari al barile).A Milano l’FtseMib flette dello -0,28% a quota 20.761. In ribasso anche Parigi -0,20%, Francoforte -0,54% e Londra -0,18%, Solo Madrid mette a segno un rialzo dello 0,31%. Proseguono le vendite su Atene -2%.

Ancora sotto pressione le banche delle quali, dopo che la Bce ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti, Goldman Sachs ha abbassato il giudizio. Alpha Bank ha ceduto l’11,7%, National Bank of Greece l’11,4%, Eurobank Ergasias il 9,4 per cento. I listini del Vecchio Continente sono ormai sintonizzati sulla prossima riunione dell’Eurogruppo fissata per mercoledì, probabilmente decisiva per le decisioni da prendere sulla Grecia. Per l’occasione Atene chiederà un “accordo ponte” fino alla presentazione di un piano complessivo sulle riforme e sul debito.

Le indicazioni più significative e liete della giornata arrivano dall’economia Usa: a gennaio la disoccupazione si attesta al 6,6%, leggermente meglio del 6,7% atteso e in linea con il dato di dicembre. I salari non agricoli sono cresciuti di 257mila unità, meglio delle 228mila stimate. Recupera posizioni il dollaro trattato a 1,134, di nuovo sotto la soglia di 1,14. Positivi i listini di Wall Street: Dow Jones +0,25%, Nasdaq +0,37%.Lo spread sui Btp italiani è stabile a 120 con il decennale tedesco. 

Il decennale ha quasi azzerato il differenziale di rendimento con i Bonos spagnoli a 8 punti base portandosi sui minimi che aveva registrato a giugno. Tra i titoli più brillanti si ripete Finmeccanica +1% e nuovi massimi da maggio 2010 dopo nove sedute consecutive al rialzo. Mauro Moretti ha detto che la società è interessata all’acquisizione di Avio Space, la società dei lanciatori spaziali controllata dal fondo britannico Cinven. In evidenza anche FinecoBank +1,3%, per la prima volta dalla quotazione a quota 5 euro. A gennaio ha registrato una raccolta netta totale pari a 392 milioni, con un incremento del 56% rispetto allo stesso mese nel 2014.

Vivaci le banche, dopo le conferme del ministro dell’Economia Piercarlo Padoan sul progetto bad bank. Stamattina in un report sul settore bancario, Morgan Stanley ha espresso un giudizio positivo sul progetto e sulle riforme delle Popolari. Intesa Sanpaolo invariata, Unicredit guadagna lo 0,5% in attesa dei conti trimestrali. Morgan Stanley ha tagliato il target price su Monte dei Paschi a 0,4 euro da 0,9 confermando il giudizio Underweight. Ma il titolo sale del 2,9%. Ubi -0,5%, Morgan Stanley ha target alzato a 6,5 euro da 6,3 confermando il giudizio Underweight.

In terreno positivo le altre Popolari: B. Pop. Milano +2%, B. Popolare +1% e Pop. Emilia +2,8%. Finale all’insegna dei realizzi (e delle prese di beneficio) per Luxottica -2,3%, Autogrill -1,8% e Fca -1,3%. Più pesanti le perdite per Telecom Italia -2% che sconta, dopo la ritirata di Findim dal capitale, anche le incertezze sulla partita brasiliana e su Metroweb. Ancora positiva Saipem +0,3% ma lontana dai massimi toccati in mattinata dopo la notizia delle commesse per 1,8 miliardi di Kashagan. Eni e Tenaris hanno chiuso in ribasso dello 0,8%. Fuori dal listino principale nuovo balzo di Aedes +30%; Moleskine +7,5% dopo i buoni risultati preliminari 2014. 

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