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Il ko dell’auto manda al tappeto la Borsa: Piazza Affari -1,67%

Il crollo dell’auto e l’altalena del petrolio fanno vivere un’altra giornata di passione ai mercati – Piazza Affari chiude in rosso malgrado le scintille delle banche popolari e il recupero dei titoli petroliferi, che però non compensano il flop di Fca – Il settore del credito ancora contrastato.

Il ko dell’auto manda al tappeto la Borsa: Piazza Affari -1,67%

GIOVEDI’ NERO PER L’AUTO: FCA -7,5%

Le Borse europee recuperano qualcosa nel pomeriggio, salvo poi perdere ancora nel finale. Piazza Affari chiude a -1,67% dopo continue oscillazioni legate all’automotive. Variazione negativa anche per Parigi, Madrid e Francoforte. Il Dax era arrivato a sfiorare un calo del 3%. Lo spread tra Btp e Bund sale a quota 110 dopo la pubblicazione dei verbali della riunione della Bce.

Sotto tiro per tutta la giornata Fiat Chrysler -7,5% a 6,86 euro dopo essere stata sospeso per eccesso di ribasso e segnato un minimo di 6,60 euro. Il sito Automotive News ha riferito che due concessionari dell’Illinois accusano la società di averli indotti a gonfiare i dati sulle vendite, la società ha definito infondata la causa intrapresa dai suoi due partner commerciali. Anche Exor cede il 7,5%. Ferrari -4,6%.

Ancor più drammatica a Parigi la seduta per Renault -10%, dopo aver accusato un tondo addirttura del 20% in mattinata. La casa ha ammesso di essere oggetto di un’indagine da parte delle autorità francesi che indagano su eventuali infrazioni alle norme sulla presenza di ossidi di azoto nei gas di scarico. Ma le perquisizioni diposte dal ministro dell’Ambiente Segolène Royal avvenute non hanno trovato riscontri. Il Ministro dell’Economia Emmanuel Macron ha ridimensionato il caso parlando di controlli di routine. In Europa, l’indice delle società automotive perde il 3%, Peugeot -4%, Daimler -3%.

Al contrario, attorno alle 17 (ora italiana) Wall Street ha acceso i razzi: nel giro di 20 minuti l’indice Dow Jones è passata da -0,5 a +1,5%, anche se questo non è bastato a risollevare i listini europeo. In parallelo galoppa il petrolio: il Wti sale del 3,7% a 31,60 dollari il barile. Volano anche i petroliferi. Exxon Mobil e Chevron salgono del 4%.

Alla momentanea svolta hanno contribuito i dati eccellenti di JP Morgan +3%, ha rallentato dopo un avvio in positivo. Il risultato netto è salito del 10,2% a 5,43 miliardi di dollari. L’utile per azione è stato di 1,32 dollari, erano 1,25 i dollari. Bene anche gli altri finanziari: Goldman Sachs +1,2% (da -1%). Bank of America +1,5% (da -0,8%,).

A prescindere dal settore auto gli acquisti a Piazza Affari si sono concentrati sul settore bancario con l’attenzione sempre rivolta alla possibile fusione fra Bpm +1,12% e Banco Popolare -0,09%. Sale anche Bper +2%. Nuovo rimbalzo di Monte Paschi +2%. In calo invece Ubi Banca -3,2%, Intesa -2,3%, Unicredit -2,7%. Giù anche le società del gestito: Azimut -3,6%, Banca Mediolanum -3,2%. In forte ribasso anche Finmeccanica -4,49%.

Tabella su FIRSTonline.info

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