Condividi

Il Ftse Mib dribbla le tensioni geopolitiche e chiude settembre in rialzo grazie a Mario Draghi

Il Ftse Mib a settembre sale del 2,16% e fa meglio delle Mid e Small cap che chiudono in negativo – Le tensioni geopolitiche non pesano sul listino che sale grazie agli interventi di Draghi – In evidenza le banche, Ubi balza di oltre l’11% – Mps peggior titolo – Ondata speculativa per Telecom per i rumors su Trujillo – Nel lusso si salva solo Luxottica

Il Ftse Mib dribbla le tensioni geopolitiche e chiude settembre in rialzo grazie a Mario Draghi

Un settembre spaccato a metà per le Blue chip di Milano. Sul Ftse Mib chiudono il mese in positivo 18 titoli mentre 21 archiviano il periodo in perdita. Rimane in bilico Eni che nel bilancio del mese non si muove dalla parità. Il listino principale ha messo a segno un rialzo del 2,16%, influenzato soprattutto dal comparto bancario. Il Ftse Mib fa meglio degli altri indici: l’All-share chiude a +1,47%, il Ftse Italia Mid cap a -3,76%, il Ftse Small cap -2,18% e lo Star a -0,73%.

Diversi i fronti che hanno condizionato gli umori al rientro dal periodo estivo. Le tensioni geopolitiche in ascesa, sia in Europa dell’Est con la crisi Ucraina e le sanzioni alla Russia sia in Medio Oriente con l’avanzata dell’Isis, passando per il referendum scozzese e finendo in questi giorni con le proteste di Hong Kong. Ci sono poi i dati macroeconomici che in Europa hanno indicato un’inflazione in rallentamento e una ripresa della crescita difficile.  Infine, ma non ultimi per importanza, hanno continuato a dominare i mercati gli appuntamenti con le banche centrali. Negli Usa, il presidente della Fed Janet Yellen sta continuando a ridurre gli acquisti di bond (tapering) ma ha rassicurato sul fatto che i tassi rimarranno bassi per un periodo di tempo considerevole dopo la fine del tapering.

Tuttavia, l’aumento dei tassi potrebbe rivelarsi pià veloce delle attese se la situazione economica dovesse sostenere questo scenario. Nel Vecchio Continente, per evitare l’avvitamento della crisi economica europea e combattere la bassa inflazione, a settembre il presidente della Bce Mario Draghi ha tagliato il costo del denaro al nuovo minimo storico dello 0,05% e annunciato una serie di nuove misure tra cui un piano per l’acquisto di Abs. Mentre la prima tranche di Ltrto ha deluso le attese, la Bce si è detta poi “unanime” nel varare se necessario ulteriori misure non convenzionali”. Protagonista è stato anche il mercato valutario con il dollaro in continuo rafforzamento sull’euro che ha toccato i minimi dal 2012 sul biglietto verde sotto 1,26.

In questo quadro le banche hanno dominato i rialzi: Ubi Banca ha addirittura messo a segno un balzo di oltre l’11%, Unicredit +6,01%, Intesa Sanpaolo +5,72%, Bpm +5,42%. Positiva, anche se a distanza, mediobanca che sale dell’1,78%. In rosso ci sono però il Banco Popolare -1,93% e Bper -2,61%. Continuano le forti vendite su Mps che perde l’8,24%, peggior titolo del Ftse Mib.

Tra i rialzi maggiori ci sono anche Tenaris (+8,47%), spinta dai benefici attesi dal forte aumento dei prezzi dopo l’approvazione dei dazi antidumping negli Stati Uniti e la riforma energetica in Messico e Argentina, e Finmeccanica +7,88%, in attesa di una positiva conclusione del dossier sulla cessione di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts.Tra le storie che hanno tenuto banco anche Telecom Italia, prima con il dossier Telefonica-Gvt-Vivendi, poi con l’improvvisa ondata speculativa  generata dai rumour in arrivo dagli Usa sull’interesse di Sol Trujillo, ex ad di Telstra  e della francese Orange. Truijllo starebbe cercando i finanziamenti per lanciare un’offerta da 7,5 miliardi di euro per il 40% del gruppo italiano. Il progetto non è stato ancora sottoposto all’esame del gruppo italiano.

Lusso in sofferenza: solo Luxottica riesce a registrare un guadagno (+1,59%), al contrario Ferragamo cede l’1,36%, Moncler il 5,3%, Tod’s il 6,93% e Yoox l’8,06%, che si posizionano in fondo al Ftse Mib, meglio solo di Mps. Oltre a questi tre titolio in fondo al paniere principale di Milano troviamo anche Buzzi Unicem (-6,79%), Saipem (-6,54%), Unipolsai (-5,78%), Pirelli (-5,6%).

Commenta