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Il Ftse Mib difende quota 25 mila e torna ai livelli pre-Covid

Tutte in rialzo le Borse e Milano torna ai livelli pre-pandemia difendendo quota 25 mila: brillano Nexi, Leonardo, Moncler e Generali – Vendite sui petroliferi

Il Ftse Mib difende quota 25 mila e torna ai livelli pre-Covid

Piazza Affari migliora la sua posizione oltre i 25 mila punti e chiude la settimana in rialzo, con un progresso giornaliero dello 0,45% in un contesto europeo positivo e con Wall Street in progresso, quest’ultima forte di un’economia in grande ripresa e con il piano di Joe Biden da 6.000 miliardi di dollari per il 2022 sul tappeto. Per la borsa di New York questa è l’ultima seduta di maggio, poiché i listini saranno chiusi lunedì prossimo per il Memorial Day.

Nelle prossime ore il presidente dovrebbe presentare al Congresso la finanziaria per il suo mandato e con tutta questa liquidità in ballo l’inflazione a stelle e strisce sembra restare in penombra, nonostante il balzo di aprile ai massimi da 13 anni. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolare le tensioni sui prezzi, vale a dire il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è cresciuto dello 0,6% rispetto al mese precedente e del 3,6% sull’anno scorso. La componente “core”, depurata dagli elementi volatili, è salita dello 0,7% rispetto a marzo e del 3,1% rispetto a un anno prima, contro attese per aumenti dello 0,6% e del 2,9%. I redditi personali sono scesi del 13,1%, meno delle stime, finito l’effetto degli aiuti alle famiglie, mentre le spese per i consumi sono aumentate dello 0,5%, come previsto. 

Le rassicurazioni date dalla Fed sulla sua politica monetaria, anche a fronte di eventuali fiammate dei prezzi ,sembrano convincere il mercato, benché altr  istituti questa settimana abbiano aperto alla possibilità di un inasprimento delle loro politiche, in Nuova Zelanda e nel Regno Unito. Il mercato dei T-Bond rimane stabile, anzi il tasso del Treasury decennale, dopo un avvio con prezzi in calo e tassi in rialzo, è al momento in ritirata con un rendimento intorno a 1,59. Sul mercato valutario il dollaro, che si stava apprezzando contro un panel di valute, sta rallentando la sua corsa. L’euro scambia sui livelli della vigilia, intorno a 1,218. Sono poco mosse le materie prime.

Le azioni europee sono partite di nuovo a livelli record oggi, trascinate dai titoli finanziari inglesi, mentre il progressivo allentamento delle restrizioni anti pandemia a livello continentale ha favorito i titoli del settore viaggi e tempo libero.

Si consolida inoltre l’ottimismo nel futuro dell’Unione europea, con l’indice della Commissione che misura la fiducia di imprese e consumatori in rialzo e Ursula von der Leyen che conferma l’emissione di bond comuni anti-crisi nell’ambito del Recovery fund. Intanto il premier italiano, Mario Draghi, parlando a un dibattito con la cancelliera Angela, Merkel promosso dal forum Global Solution, invita a una maggiore condivisione della sovranità fra gli Stati Ue: “Condividere sovranità – dice – può riguardare anche altri settori oltre la questione della salute, gli eventi internazionali mostrano come abbiamo bisogno di questo in Europa”. 

Buone notizie arrivano infine dal fronte vaccini, per il via libera dell’Ema (agenzia europea del farmaco) all’utilizzo del siero Pfizer-BioNTech per gli adolescenti a partire dai 12 anni di età fino ai 15 anni. Il parere sarà ora trasmesso alla Commissione europea per l’approvazione finale. In questo quadro Francoforte sale dello 0,73%; Amsterdam +0,7%; Parigi +0,75%; Madrid +0,41%; Londra +0,09%. Piazza Affari registra i maggiori rialzi su Nexi +2,37%; Moncler +1,83%: Leonardo +1,39%;  Atlantia +1,39%.

Il settore bancario rimane spumeggiante, almeno per qualcuno. Fra le big svetta Unicredit +1,35%, che potrebbe partecipare all’ipotesi spezzatino della rete di Mps (+3,33%), in una prospettiva rilanciata oggi dal Sole 24 ore. Gli investitori apprezzano e in seduta il titolo della banca più antica è stato sospeso per eccesso di rialzo, mentre toccata +8,20%, 1,29 euro per azione, con oltre 11 milioni di pezzi passati di mano da una media a 30 giorni di 4,3 milioni. Secondo il quotidiano fra i vari dossier coinvolti sta prendendo piede l’ipotesi appunto di uno spezzatino. Oltre a Unicredit, da tempo indicata come candidata principale a rilevare Montepaschi, l’operazione potrebbe allargarsi a Mediocredito Centrale, Banco Bpm (+0,1%) , Bper Banca (-0,63%) fino a Poste Italiane (+0,13%).

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, “il break up può rendere più appetibile l’integrazione di Mps, riducendone il volume degli asset da rilevare e risolvendo alcuni temi legati all’antitrust”. Il broker non vede, invece, alcun senso industriale “nell’acquisto di asset bancari da parte di Poste Italiane”.

Favorevole allo spezzatino Bestinver, “quello che non capiamo è come il badwill e le DTA possano essere attribuite e, ultimo ma non meno importante, dove andrebbero i rischi legali”, sottolinea il broker. Le prese di beneficio penalizzano Tenaris -1,06% e Saipem -0,97%, Cnh -0,74%, mentre Telecom perde lo 0,47%, con gli analisti prudenti sul progetto di rete unica dopo la nomina dei nuovi vertici di Cdp.

Fuori dal paniere principale svetta Cattolica Assicurazioni (+14,9%), dopo i risultati del primo trimestre chiuso con un utile netto di 45 milioni di euro, più che triplicato rispetto all’anno precedente, beneficiando della crescita della raccolta e della redditività nel ramo Danni. Gli analisti di Intesa Sanpaolo si attendevano un netto di 43 milioni prima delle minorities. Generali, principale azionista di Cattolica con una quota di circa il 24%, sale dello 0,84%%.

Ovs balza del 5,46% sulla scia del deposito di informazioni integrative allegate all’assemblea odierna sul piano 2021-23 con attese di un forte rimbalzo delle vendite post-pandemia quest’anno, come sottolinea un broker. In verde l’obbligazionario. Lo spread fra decennale italiano e tedesco chiude a 105 punti base, in calo dell‘1,77% e il tasso del Btp è +0,86%.

Per quanto riguarda le aste, il Tesoro ha assegnato stamani 8,5 miliardi con rendimenti misti per titoli a medio-lungo termine. In particolare il Mef ha assegnato la settima tranche del Btp quinquennale scadenza 1 aprile 2026 per 3 miliardi, il massimo dell’offerta prevista, con un rendimento lordo dello 0,17% (invariato rispetto all’asta del mese scorso); 3,5 miliardi della sesta tranche del tTp decennale scadenza 1 agosto 2031, il massimo dell’offerta, con un rendimento lordo dello 0,94% (+6 punti base). Sono stati collocati anche CcTeu scadenza 15 aprile 2026 per 2 miliardi con un rendimento lordo pari a -0,07 per cento (-1 pb). La domanda è stata di 3,027 miliardi (1,51 il rapporto di copertura).

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