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Il flop delle banche venete frena Piazza Affari

Borse europee in rialzo ma prudenti alla vigilia del referendum su Brexit – Milano è la più debole a causa della pressione sulle popolari di Verona e Vicenza – La sterlina si rafforza sul dollaro, petrolio in rimonta – Eni cede, rallenta Saipem – Caltagirone secondo azionista Generali – Sale Telecom Italia.

Il flop delle banche venete frena Piazza Affari

Borse europee in rialzo alla vigilia del referendum britannico. Ma c’è un’eccezione Milano scende in terreno negativo sotto la pressione dei titoli bancari. Attorno alle 12 l’indice Ftse Mib di Piazza Affari segna un ribasso attorno a mezzo punto percentuale, poco sopra i 17.300 punti. Quasi invariata la Borsa spagnola +0,02%, In terreno positivo Parigi +0,18%, Francoforte+0,30% e la Borsa inglese +0,2%.

Prosegue il rialzo della sterlina nei confronti del dollaro a 1,468 (+0,2%), ai massimi da cinque mesi. Gli ultimi sondaggi alla vigilia del referendum registrano il sorpasso del ‘remain’ (45% contro 44%). Intanto, a favore dell’Europa sono scesi in campo in una lettera pubblicata sul Times, oltre 1.300 dirigenti di aziende britanniche sottolineando il rischio di tagli ai posti di lavoro in caso di Brexit.

Nel pomeriggio arriveranno diversi dati macro Usa: l’indice settimanale di richieste mutui e quello delle vendite di case a maggio. Focus anche sulla fiducia dei consumatori di giugno preliminare nell’Eurozona.

Petrolio in rialzo: il Brent sale dello 0,7% a 50,9 dollari al barile. Oggi pomeriggio verranno pubblicati i dati ufficiali relativi all’andamento delle scorte di greggio Usa. Secondo l’American Petroleum Institute, la scorsa settimana sono scese di 5,2 milioni di barili. Se così fosse, si tratterebbe della quinta settimana consecutiva di contrazione. Il totale delle scorte rimane tuttavia superiore di oltre 100 milioni di barili rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Rallenta, dopo i forti rialzi, Saipem -1,34%. Gli acquisti di questi giorni potrebbero essere sostenuti dalla notizia che, a partire da lunedì scorso, La società ha preso il posto di Banca Popolare di Sondrio nella composizione dell’indice Stoxx 600.

Eni -1,2%, dopo lo stop alla trattativa con SK Capital per la cessione di una quota di maggioranza di Versalis. Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Bund decennale staziona a +0,05%. Btp 10 anni 1,45%.

A condizionare l’andamento del settore bancario (indice di settore italiano -1,5%, invariato quello europeo) sono le anticipazioni sul flop dell’aumento di Veneto Banca, disertato dai sottoscrittori e la smentita di Atlante sull’interesse di potenziali acquirenti per la Popolare di Vicenza.   

E’ in forte ribasso Monte Paschi -3,5% seguita dal Banco Popolare –2% e da Bpm -2%. Cali superiori all’1% anche per Unicredit e Intesa. In ribasso Generali -0,2%: Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato un altro 0,06% circa per un controvalore di 10,4 milioni di euro diventando così il secondo azionista del Leone di Trieste.

Telecom Italia +0,76% si muove in rialzo a 0,7915 euro. Stamattina Credit Suisse ha tagliato il target price a 1 euro da 1,20 euro, confermando la raccomandazione Neutral. Debole Fiat Chrysler -1%. Nel lusso, arretrano Luxottica -0,9% e Ferragamo -1,1%.

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