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Il dollaro frena le Borse, ma Ferrari corre

Tokyo pesante e listini europei in rosso dopo il flop di Trump sulla riforma sanitaria Usa – L’euro si rafforza e il petrolio perde quota – A Milano giù le banche, sotto tiro Unicredit e Bper – In controtendenza il Cavallino dopo la vittoria a Melbourne, timidamente positiva Banca Mediolanum, resiste Telecom Italia.

Il dollaro frena le Borse, ma Ferrari corre

Dopo l’Asia, la prima crisi dell’era Trump ha colpito i listini del Vecchio Continente. A Milano l’indice Ftse Mib scivola dello 0,80%, poco sopra i 20 mila punti. In rosso le altre Borse. La peggiore è Francoforte (-0,85%) nonostante il miglioramento a sorpresa dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese che si è attestato sui massimi da luglio 2011, sopra il consenso degli economisti.

Gli investitori si interrogano sulla capacità della nuova presidenza di portare avanti il pacchetto di stimolo fiscale promesso, uno dei fattori che nell’ultimo periodo ha maggiormente sostenuto le attese di rafforzamento dell’inflazione Usa e di conseguenza quelle sui tassi Fed. Le preoccupazioni sulla capacità di leadership della Casa Bianca gettano un’ombra sulla possibilità che l’economia Usa acceleri come promesso da Trump. Di riflesso:

– Il dollaro si indebolisce nei confronti dell’euro che sale a 1,086, da 1,079 di venerdì. 

– Scendono i tassi in Europa: il rendimento del Bund decennale scende a 0,36%, da 0,40% di venerdì. Btp al 2,18% da 2,21% di venerdì, lo spread è indicato a 181 punti base (+1pb).

– I timori sulla crescita provocano la discesa dei prezzi delle materie prime, a partire dal petrolio. Il Brent perde lo 0,5%, a 50,5 dollari al barile. Wti a 47,5 dollari (-0,8%). Eni scende dello 0,2%, Saipem -1%, Tenaris -1,6%.

Ferrari corre, segnalandosi come l’unico titolo in rialzo del paniere automotive europeo. Dopo la vittoria al Gran Premio di Formula 1 in Australia, il titolo ha toccato un nuovo massimo a 68,5 euro. Ora tratta a tratta attorno a 67,4 euro: da inizio anno la Rossa ha guadagnato oltre il 20% (+50% negli ultimi sei mesi).

Nelle Borse europee i titoli in maggior calo sono dei settori Banche (Stoxx -1,3%) e Assicurazioni (-1,2%). A Milano Unicredit perde il 2,2%, Intesa -0,7%. Il gruppo sta studiando un piano per ridurre di 15 miliardi di euro le sofferenze (Npl) entro il 2019.Atteso dalla Bce entro fine mese, il dossier finirà martedì sul tavolo del cda presieduto da Gian Maria Gros-Pietro. Banco Bpm -1,6%. Perdite consistenti anche per Bper Banca (-1,6%) e Mediobanca (-2%).

Dopo la presentazione della domanda di ricapitalizzazione precauzionale da parte della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca la Bce ‘”ha giè’ condiviso le informazioni con la Commissione europea” ha detto la presidente del Consiglio di Vigilanza Daniele Nouy rispondendo ad una domanda sulle due banche italiane nel corso di una conferenza stampa a Francoforte per la presentazione del rapporto annuale della Vigilanza Bce.

Fra le assicurazioni, Generali scende dello 0,5%, Unipol -1,6%. In calo anche i titoli dell’industria: Leonardo -1,1%, StM -1,1%, Fiat Chrysler -1,5%, Buzzi -2,3%. 

Telecom Italia è in parità: Macquarie ha alzato il target price a 1,1 euro da 1,05 euro, raccomandazione Outperform. Mediaset scende dell’1,4%. 

Positiva Autogrill (+0,5%), promossa da Citigroup che ha alzato il target price a 10,5 euro da 9,2 euro (raccomandazione Buy). La controllata americana Host si è aggiudicata un nuovo contratto decennale per la gestione degli spazi food&beverage presso l’aeroporto internazionale di New Orleans Louis Armstrong.

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