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I servizi pubblici locali e le tariffe energetiche nel maxiemendamento alla legge di stabilità

L’ultimo atto della maggioranza targata Berlusconi dedica parti consistenti alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali e alle tariffe energetiche. Presenti norme sulle procedure di affidamento con gara, sull’innalzamento qualitativo dei servizi erogati tramite la trasparenza e sulle funzioni da attribuire all’autorità per l’energia elettrica e il gas.

I servizi pubblici locali e le tariffe energetiche nel maxiemendamento alla legge di stabilità

Il maxiemendamento alla legge di stabilità, ultimo atto della maggioranza targata Berlusconi e snodo cruciale per rispondere alle richieste dell’Europa in materia di riforme economiche, sarà presentato oggi alle ore 18,30 in Commissione Bilancio al Senato. La bozza circolata nelle ultime ore dedica parti consistenti alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali e alle tariffe energetiche.

Il documento prevede che i soggetti affidatari di servizi pubblici locali possono concorrere su tutto il territorio nazionale a gare di affidamento dei servizi da essi gestiti, a condizione che sia stata indetta la procedura competitiva ad evidenza pubblica o che sia stata adottata la decisione di procedere al nuovo affidamento. Nel maxiemendamento, infatti, si legge: “Con la stessa delibera gli enti locali valutano l’opportunità di procedere all’affidamento simultaneo con gare di una pluralità di servizi locali nei casi in cui possa essere dimostrato che tale scelta sia economicamente vantaggiosa”. In caso di assenza di delibera, invece, l’ente locale non può effettuare l’attribuzione di diritti di esclusiva a nessun soggetto. E’ poi presente una norma pro utenza in base a cui, per garantire l’innalzamento della qualità di gestione dei servizi pubblici locali, gli enti affidatari hanno l’obbligo di rendere noti i dati relativi ai traget qualitativi del servizio erogato, il prezzo medio per utente e il livello degli investimenti effettuati.

Il capitolo riguardante le tariffe energetiche attribuisce una funzione cardinale all’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Essa avrebbe il compito di verificare che i sistemi di remunerazione e incentivazione delle attività di competenza di soggetti regolati risultino in linea con i valori praticati nel mercato europeo per le stesse procedure. Questo controllo si effettuerebbe anche tramite un monitoraggio delle specifiche infrastrutture e sarebbe finalizzato al contenimento dei costi per le forniture di energia sostenuti dai consumatori domestici e dalle imprese. Un altro passaggio è incentrato sulla tutela della sicurezza del sistema elettrico e sulla riduzione degli oneri di sistema sui prezzi dell’energia. Il perseguimento di tali obiettivi deve essere garantito dal fatto che “le Regioni e le Province autonome assicurano che i procedimenti e gli atti loro competenza per autorizzare opere di sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica siano armonizzati e coerenti, anche in termini temporali, con il rilascio di autorizzazioni per impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili”.

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