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I produttori chiedono incentivi fiscali per promuovere l’efficienza energetica

La richiesta è emersa durante le audizioni in commissione Attività produttive della Camera e Industria del Senato, dove sono intervenuti Assotermica, Rete imprese e Confindustria. Le tre associazioni chiedono di poter ricorrere allo strumento della fiscalità generale per dar corpo alla direttiva europea per l’efficienza energetica.

I produttori chiedono incentivi fiscali per promuovere l’efficienza energetica

Incentivi fiscali per dar corpo alla direttiva europea per l’efficienza energetica. E’ una delle indicazioni che emergono dalle audizioni in commissione Attivita’ produttive della Camera e Industria del Senato, dove sono sfilati Assotermica (che riunisce i produttori di impianti termici), Rete imprese, Confindustria.

La direttiva europea intende stabilire un quadro comune per la promozione dell’efficienza energetica nell’Unione, con l’obiettivo di arrivare a risparmare il 20% di energia primaria nella Ue entro il 2020, che la commissione valuta in 368 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (mtep).

“Sarebbe auspicabile- ha detto tra l’altro Agostino Conte, di Confindustria, vice presidente del comitato tecnico per l’energia e il mercato- che la bozza di direttiva fosse completata con un meccanismo di finanziamento che recuperi le risorse per gli investimenti necessari all’efficienza energetica”. Per il rappresentante degli industriali e’ infatti “indispensabile che gli Stati possono ricorrere allo strumento della fiscalita’ generale per reperire le risorse economiche necessarie a finanziare gli opportuni incentivi, evitando di gravare ulteriormente sulle componenti parafiscali del prezzo dell’energia elettrica e del gas”. Perche’- ha spiegato Conte- le tecnologie per l’efficienza energetica dovrebbero essere considerate alla stregua di un investimento infrastrutturale e quindi sarebbe opportuno prevedere “specifiche norme per enucleare dai vincoli europei di politica fiscale questa tipologia di investimenti”.

Per Assotermica, la presidente Paola Ferroli ha rimarcato come sia “importante garantire che gli incentivi siano resi strutturali e comunicati diffusamente per riuscire nell’intento di accelerare la trasformazione del mercato”. E in particolare ha auspicato l’introduzione del “conto energia termico” che prevede “un premio a forfait, ovvero un incentivo alla gestione dell’impinato efficiente, a valere sulla tariffa gas e di cui godrebbero i possesori di impinati solari termici, di generatori a condensazione, di pompe di calore idroniche e di caldai micro chip”.

E anche Rete Imprese ha battuto, tra l’altro, sul tasto degli incentivi che- ha detto il presidente Ivan Malavasi- hanno dato risultati insperabili sul fronte delle energie rinnovabili e altrettanti ne potrebbero derivare dal fronte dell’efficienza. “Per questo- ha aggiunto- vogliamo sottolineare la necessità di mantenere nel nostro paese il beneficio del 55%. E’ opportuno estendere l’adozione di tale meccanismo anche a livello europeo”.

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