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I mercati aspettano Bernanke, Rcs fa i conti sull’aumento

Oggi l’audizione del Presidente della Fed sulle prossime mosse di politica monetaria – In Rcs Intesa sale al 6,5% ed è possibile l’arrivo di Cairo – Cir vola in attesa della cedola straordinaria – A Wall Street pesa la caduta della Coca Cola – Piazza Affari apre in terreno positivo.

I mercati aspettano Bernanke, Rcs fa i conti sull’aumento

Primi conti (quasi definitivi) sull’aumento Rcs Media Group. L’aumento di capitale di Rcs MediaGroup è stato sottoscritto al 92,73% per la parte ordinaria ed al 100% per le risparmio per un importo complessivo di 391,7 miliardi. Il consorzio di garanzia, con un intervento attorno ai 18 milioni, ha assicurato la sottoscrizione integrale fino al controvalore totale di 409,9 milioni. Intesa, capofila del consorzio, ha arrotondato la propria quota di un 1,7% circa. 

Il capitale ora è controllato da : Fiat 20,5%, Mediobanca 15,4%, Diego della Valle 8,99%, Intesa 6,5%, Fonsai 5,6%, Pirelli 5,4% Italmobiliare 3,89% eredi Rotelli 3,4%. Alla mappa definitiva manca il nome dei sottoscrittori dei diritti rastrellati all’asta dell’inoptato. Una voce sempre più insistente vuole che l’editore Urbano Cairo, nuovo proprietario de La 7 e presidente del Torino calcio, abbia acquisito una quota significativa. 

IL FREDDO GELA I CONTI DI COCA COLA

Parla Bernanke, i mercati si fermano. Stamane, in attesa dell’audizione del presidente della Federal Reserve al Congresso, la Borsa di Tokyo +0,11% ha chiuso in quasi perfetto equilibrio. In risalita Hong Kong +0,27% per effetto dei rimbalzi dei titoli delle materie prime. Ieri sera Wall Street ha chiuso in ribasso: S&P -0,37, Dow Jones -0,21%, Nasdaq – 0,25%. 

L’audizione di Bernanke comincerà alle 10 (le 16 italiane) ma il testo sarà distribuito nel primo pomeriggio. L’aspetto più interessante, però, è legato al contradditorio con i parlamentari, che chiederanno l’autentica sulle prossime mosse della banca centrale. Nelle ultime settimane Bernanke ha parlato due volte: in un’occasione ha lasciato intendere la volontà di frenare gli acquisti sui mercati, nell’altra ha sottolineato che la politici monetaria espansiva non sarà modificata. 

Nell’attesa dell’evento, gli indici Usa sono stai influenzati dalle trimestrali. Sul Dow Jones ha pesato la discesa di Coca Cola, in ribasso del 2,3% dopo avere annunciato risultati inferiori alle attese. I ricavi del secondo trimestre sono stati pari a 12,75 miliardi di dollari, in calo del 3,3%. Gli analisti stimavano ricavi a 12,97 miliardi. A impattare negativamente sul fatturato ha influito il rallentamento delle vendite in Cina e in Europa. Delude anche l’utile per azione a 0,59 dollari, sotto le stime di 0,63 dollari.

Continua l’ascesa delle banche: JP Morgan sale dello 0,3%, Bank of America +0,2%, Citigroup +0,8%. Goldman Sachs perde l’1,3% nonostante i buoni dati del trimestre: l’utile per azione è salito a 3,7 dollari, sopra ai 2,82 dollari stimati dagli analisti. Le Borse europee hanno risentito dell’indice Zew, che è sceso a luglio a 36,3 punti (sotto i 38,5 punti di giugno e ai 39 punti del consenso) rivelando una Germania meno ottimista sulle prospettive economiche del Paese.  Il Cac 40 ha lasciato sul terreno lo 0,71%, il Ftse 100 lo 0,45%, il Dax 30 lo 0,41% e l’Ibex 35 lo 0,72%.

CIR VOLA IN ATTESA DELLA CEDOLA STRAORDINARIA

Sono piovute le vendite su Telecom Italia -3,4% tornata ai prezzi del 1997. Ha pesato la decisione del Cda di sospendere il progetto di scorporo della rete. Ancor di più l’underweight di Morgan Stanley sul titolo, fanalino di coda dell’Eurostoxx. Punita anche Finmeccanica -2,52% a 3,64 euro) con Fitch che ha tagliato il rating sul debito di lungo termine da BBB- a BB+, con outlook negativo.

La performance del Ftse Mib è stata anche compromessa dal rosso di Mediaset -5,58% , con le prese di beneficio dopo il +6,89% registrato ieri. Il rovescio della medaglia riguarda Cir +6,19%: secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux il gruppo potrebbe essere vicino alla risoluzione della vicenda del lodo Mondadori e potrebbe distribuire un dividendo straordinario.

Note positive degli analisti per Luxottica -1,62%. Mediobanca e JP Morgan prevedono che la società, per la prima volta nella sua storia, comunicherà ricavi trimestrali per oltre 2 miliardi. Risorge intanto Saipem +3,17%. Mediobanca ha confermato sul titolo la raccomandazione a neutral e il target price a 17,4 euro, in vista dei risultati del secondo trimestre attesi per il 30 luglio che dovrebbero riflettere completamente gli effetti del secondo profit warning, con una perdita operativa di quasi 600 milioni. Ma il prossimo trimestre dovrebbe essere “pulito”, con un aumento della redditività che riflette ordini più redditizi. 

Acquisti su Indesit +2,8% con gli analisti di Intermonte che sul titolo hanno confermato la raccomandazione speculative buy e il target price a 8 euro. Tra i bancari brillano Bpm + 1,99%, in recupero. con la Fondazione che all’assemblea di giovedì voterà a favore dell’abolizione del tetto del 4% per i soci diversi da Palazzo Sansedoni. In rialzo anche Bper (+0,09%), mentre terminano la seduta in territorio negativo i Big: Intesa – 1,17%, Unicredit – 0,78%.

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