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I dati americani rianimano le Borse. A Piazza Affari volano De Longhi e Tod’s

L’indice Ism del manifatturiero statunitense dà fiducia ai listini europei, anche se i rialzi si riducono a fine giornata – Milano guadagna lo 0,69% – Intesa guida il plotone delle banche – Fiat ancora sulle montagne russe – Continua la fase positiva per De Longhi e per Tod’s – Alta tensione sul fronte deel debito: lo spread Btp-Bund non lascia zona 300

I dati americani rianimano le Borse. A Piazza Affari volano De Longhi e Tod’s

I DATI AMERICANI RIANIMANO LE BORSE
MILANO SALE DELLO O,69%, SOFFRE IL DAX

Listini sulle montagne russe. Dopo una seduta grigia, la spinta al rialzo per i mercati, in balia di emozioni più che di tendenze, è arrivate alle 16 dagli Usa: l’indice Ism del settore manifatturiero è risultato pari a 50,6, in leggero calo da 50,9 di luglio, ma nettamente al di sopra delle previsioni degli economisti che lo indicavano a 48,5. Elaborato sulla base di un’indagine fra i direttori degli acquisti delle aziende Usa, l’Ism riflette le attese delle imprese sull’evoluzione del business nei prossimi tre/sei mesi. Quota 50 è lo spartiacque fra attese di espansione e attese di contrazione. Ma va detto chr l’Ism manifatturiero non scende sotto quota 50 dal luglio 2009, nonostante che la ripresa resti ancor oggi una speranza più che una prospettiva concreta. Ma tanto è bastato per ribaltare gli umori, seppur per poco. Le Borse europee hanno progressivamente perso vigore. Infine, un ultimo colpo di reni: a Milano l’indice Ftse/Mib chiude a 15.670 punti con un rialzo pari allo 0,69%. In salita anche i principali indici europei, con un’eccezione: iL Dax tedesco perde lo 0,94% a conferma del disagio per il rischio frenata dell’export. Negli Usa viaggiano in terreno positivo il Nasdaq +025% ed il Dow Jones +0,15.

INTESA GUIDA IL PLOTONE DELLE BANCHE
FIAT ANCORA SULLE MONTAGNE RUSSE

In Piazza Affari Intesa avanza del 2,47%%, mentre Unicredit perde lo 0,21 ed Ubi lo 0,10. Fra le altre banche, Banco Popolare è invariato. Sintomatica dell’andamento della giornata la parabola di Fiat: mattinata all’insegna del ribasso dopo che Citigroup ha abbassato la raccomandazione a hold da buy portando il target price a 4,5 euro, riduce il ribasso a -1%. Per poi chiudere a -0,78%. Fiat Industrial, invece, ridimensiona il balzo della vigilia con un ribasso dello 0,52%; più marcato lo scossone di Pirelli che ha ceduto sul terreno il 2,74%. Limitano i danni altri titoli dell’industria: Prysmian – 0,09%, Stm – 0,39% mentre Finmeccanica mette a segno un rialzo dello 0,39%. Ben comprate Campari +1,50%, Parmalat +1,58 % e Terna +1,98%, seguita da Enel +0,88%. Di rilievo la perfomance di Telecom Italia +1,78%, mentre Eni ha segnato un progresso dello 1,07%.

DE LONGHI E TOD’S, UN RALLY PER DUE
L’INCHIESTA SU SESTO PIEGA RISANAMENTO

Tra le stelle continua a brillare De Longhi +3%. Dal 25 agosto il rialzo sfiora il 30%. E prosegue il momento magico di Tod’s +1,31%: cinque sedute di fila positive, un rialzo complessivo del 13%. Al contrario è sotto tiro Risanamento -5%, mentre prosegue l’inchiesta sull’area Falck di Sesto San Giovanni.

ALTA TENZIONE SUL FRONTE DEL DEBITO
LO SPREAD BTP/BUND NON LASCIA ZONA 300

Resta viva, comunque la preoccupazione dei mercati del debito per la manovra italiana, ieri oggetto dell’ulteriore vertice di maggioranza. Le incertezze degli ultimi giorni all’interno della maggioranza pongono l’Italia al centro del mirino: ieri dalla Commissione europea è arrivato l’invito a porre più attenzione alle misure di crescita strutturali. E’ tornata la tensione sul mercato obbligazionario, malgrado il buon andamento dell’asta dei bonos spagnoli di questa mattina, sostenuta dagli acquisti della Bce: il rendimento del decennale italiano sale di 2 punti base al 5,14%, quello spagnolo di 7 punti base al 5,08%. Lo spread Btp-Bund si è allargato a 299 punti base, dai 291,6 di ieri, avvicinandosi alla soglia psicologica di 300 punti base. L’euro è debole e scende dello 0,6% nei confronti del dollaro, il cambio è fissato a 1,4282. La moneta unica perde anche contro il franco (-1,4%) a 1,1424.

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