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Hera: utile in crescita (+2,8%) nonostante l’inverno mite

Nonostante il clima straordinariamente mite del periodo, che ha negativamente impattato sulle vendite di energia, i valori complessivi dei primi tre mesi del 2014 registrano buoni risultati – Soddisfatti il presidente Tommasi di Vignano: “Determinanti le dimensioni raggiunte dal gruppo”.

Hera: utile in crescita (+2,8%) nonostante l’inverno mite

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati dei primi tre mesi dell’anno. Nonostante il clima straordinariamente mite del periodo, che ha negativamente impattato sulle vendite di energia, i valori complessivi mostrano significativi incrementi, grazie all’equilibrio del portafoglio servizi multibusiness e alla forza commerciale dispiegata dal Gruppo sul fronte dei rifiuti speciali e del mercato libero dell’energia elettrica.

Ricavi

I ricavi diminuiscono di 166,5 milioni, passando da 1.393,1 milioni del primo trimestre 2013 ai 1.226,6 milioni del primo trimestre 2014 (-12,0%). Il calo è stato dovuto soprattutto ai minori volumi nella vendita di gas per i sopracitati motivi climatici e alla diminuzione del prezzo della materia prima nella vendita di energia elettrica. Tali eventi sono però stati parzialmente compensati dai maggiori ricavi per l’aumento dei rifiuti smaltiti e dai maggiori ricavi delle attività regolate (igiene urbana, ciclo idrico integrato e distribuzione gas ed energia elettrica).

Margine operativo lordo (MOL)

Il margine operativo lordo (MOL) consolidato cresce a 275,6 milioni (+1,7% rispetto ai 271,1 milioni del 31/03/2013), anche in ragione della diminuzione dei costi di materie prime e materiali, più che proporzionale rispetto ai minori ricavi per il calo dei volumi sopra citato. Sul risultato impatta positivamente l’estrazione di sinergie dall’aggregazione con AcegasAps, in linea con quanto previsto a piano industriale.

Risultato operativo e utile ante-imposte

L’utile operativo si attesta a 172,9 milioni (+0,2%). L’utile prima delle imposte (che nel confronto con il primo trimestre 2013 va rettificato dei ricavi non operativi per 42,7 milioni, derivanti dal positivo differenziale tra valore netto delle attività consolidate di Acegas Aps e il valore di mercato delle stesse-IFRS3) si attesta a 140,5 milioni (-2,4%).

Utile netto

In ragione di un tax rate del 36,5%, in sensibile miglioramento rispetto all’esercizio precedente (39,8%), per il minore impatto della Robin Hood Tax, l’utile netto adjusted cresce a 89,1 milioni (+2,8%, rispetto agli 86,7 milioni 31/03/2013), di cui 83,2 milioni di pertinenza della Capogruppo.

Investimenti e posizione finanziaria netta

Nei primi tre mesi del 2014 gli investimenti lordi del Gruppo ammontano a 56,2 milioni, in linea con quanto previsto dal piano industriale. Di questi, 21,2 milioni sono destinati al ciclo idrico integrato. La posizione finanziaria netta si attesta a 2.540,3 milioni, in calo rispetto ai 2.566,7 milioni del 31/12/2013, grazie alla positiva generazione di cassa del trimestre.

“I risultati di questo primo trimestre confermano la validità del modello multibusiness di Hera, che ha bilanciato le perdite registrate sul gas in relazione all’inverno caldo”, afferma Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Hera. “Determinanti sui risultati sono state anche le dimensioni ormai raggiunte dal Gruppo, che consentono di dispiegare forza ed efficacia sui mercati liberalizzati. Sui rifiuti speciali, il poter contare su una piattaforma impiantistica e logistica così diffusa, ha consentito di incrementare le quote di mercato in un settore in cui i volumi complessivi ancora stentano a ripartire”.

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