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Hera: più vendite e meno tasse, l’utile vola

Ricavi in aumento del 10% a 2,75 miliardi, mentre l’ebitda cresce del 7,6% a 506 milioni grazie alle aree energetiche – L’ad Vernier: ” Risultati che confermano l’efficacia delle azioni di crescita messe in campo a livello operativo, nonché delle ottimizzazioni fiscali e finanziarie”.

Hera: più vendite e meno tasse, l’utile vola

Hera chiude i primi sei mesi del 2017 in progresso, confermando il trend positivo in atto con tutti i principali valori in crescita.

I dati relativi al primo semestre dell’anno in corso approvati oggi dal Cda della multiutility bolognese registrano una crescita dei ricavi del 10% a 2,75 miliardi grazie “alle recenti acquisizioni”, ma anche alle “maggiori attività di trading, i maggiori ricavi regolati del servizio idrico e dell’area energia elettrica nonché i maggiori volumi venduti di gas”, fa sapere la società.

In rialzo del 7,6% l’Ebitda, prossimo ai 506 milioni in virtù delle “buone performance di tutte le aree del Gruppo, ma in particolare delle aree energetiche”, il cui contributo sale ad oltre il 18% del totale grazie all’espansione del clienti (+122.000) ed ai buoni margini realizzati nella vendita dei nuovi lotti. Positivo anche l’apporto dell’area ambiente, che rappresenta il 24% dell’Ebitda totale con un progresso di quasi 5 milioni dopo aver assorbito 11 milioni di componenti “non ricorrenti” per il fermo di due impianti di WTE di Padova e Ferrara (4,9 milioni) oltreché per il venir meno degli incentivi Cip6 sul WTE di Isernia (6,2 milioni).

L’utile operativo è di 262,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 257,4 milioni dell’analogo periodo del 2016, mentre l’utile netto per gli azionisti sale a 141 milioni di euro, +16,5% rispetto ai 121 milioni del 2016, anche per via di un sensibile miglioramento del tax rate, che passa dal 35,7% al 31,6%.

Il Cash flow operativo si colloca infatti a 358 milioni permettendo ad Hera di coprire i 151 milioni di investimenti e l’esborso di 109 milioni di M&A (Aliplast e Teseco). Dinamica a seguito della quale il free cash flow disponibile per la remunerazione degli azionisti si fissa a 88 milioni, mentre l’indebitamento netto a fine giugno si colloca a 2,6 miliardi (+2%). 

“I risultati della semestrale 2017 – commenta l’Ad Stefano Vernier – confermano l’efficacia delle azioni di crescita messe in campo a livello operativo, nonché delle ottimizzazioni fiscali e finanziarie. Anche i nostri principali indicatori di performance risultano in ulteriore miglioramento, in linea con le nostre previsioni di piano. Restiamo inoltre focalizzati nella creazione di valore nei confronti dei nostri stakeholder, riconfermando l’attenzione che il nostro Gruppo da sempre riconosce a tutte le dimensioni della sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

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