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Hera, lunedì riunione del Patto per sciogliere il blocco del 51%

Il Patto dei Comuni azionisti di Hera, la seconda multiutility italiana guidata da Tommasi di Vignano, va verso lo scioglimento del blocco del 51% delle azioni pur mantenendo il controllo in mani pubbliche – E’ quanto sostiene il presidente del Patto, Manca, in vista della riunione del Patto di lunedì – Ondivago il Comune di Bologna.

Il controllo di Hera, la multiutility bolognese guidata da Tomaso Tommasi di Vignano che con una serie di azzeccate acquisizioni è diventata la seconda multiutility italiana, resterà in mani pubbliche ma il blocco di controllo del 51% detenuto dai Comuni azionisti va verso lo scioglimento.

Lo ha anticipato all’agenzia Radiocor il presidente del Patto di sindacato di Hera, il sindaco di Imola Daniele Manca. “Hera – ha dichiarato Manca – si predispone a diventare un importante player per dare vita a nuove strategie del settore e liberare parte delle azioni vuol dire drenare nuovi investimenti mantenendo comunque il controllo” in mani pubbliche.

Vendendo una parte delle loro azioni i Comuni, affamati come non mai di risorse, faranno cassa vista anche la rivalutazione dei titoli Hera nel corso degli anni.

“Lunedì prossimo, alla vigilia dell’assemblea di Hera – ha aggiunto il sindaco di Imola – si riunirà il Comitato di sindacato e il giorno doppo si andrà in assemblea per votare, in sede straordinaria, le modifiche statutarie” per adottare il voto maggiorato che assicura comunque il controllo pubblico di Hera.

Chi non farà una bella figura è però il sindaco di Bologna, Merola, che ha cambiato più volte la sua linea – prima sì alla riduzione del blocco del 51% e poi no e poi forse ancora sì – subendo il pressing della Cgil in vista delle future elezioni comunali ma venendo seccamente bacchettato dalla vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Giannini, favorevole a una parziale vendita della quota del Comune di Bologna in Hera.

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