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Hera approva piano al 2025 e nuova politica dei dividendi

Il gruppo emiliano approva un Piano che conferma il percorso di crescita e traguarda al 2025 un margine operativo lordo di 1,4 miliardi di euro e investimenti complessivi per 3,8 miliardi – Focus su ambiente e innovazione – Nuova politica dei dividendi

Hera approva piano al 2025 e nuova politica dei dividendi

Il Gruppo Hera approva il Piano industriale al 2025. Un Piano ancora all’insegna della crescita, grazie al solido posizionamento del gruppo emiliano, le cui attività si concentrano in aree presidiate con continuità da oltre un decennio e al contributo atteso dalla crescita organica e dalle linee esterne (operazioni di M&A) e bilanciato tra attività regolate e a libero mercato. La multiutility bolognese prevede di raggiungere al 2025: 4,5 milioni di clienti energy, un margine operativo lordo di 1,4 miliardi di euro e investimenti complessivi per 3,8 miliardi. A livello di singola filiera il gruppo energetico Hera conferma le strategie che hanno fino ad ora guidato la società, ponendo un maggiore focus su ambiente e innovazione.

Sono questi gli elementi portanti del Piano industriale al 2025 della multiutility bolognese, approvato dal Consiglio di amministrazione. Un Piano che prosegue il percorso di crescita pur scontando gli effetti di un contesto segnato dalla pandemia e da una ripresa macroeconomica tornata a crescere a ritmi sostenuti ma che ha generato tensioni su altri settori, come quello delle materie prime, con un aumento significativo della volatilità dei mercati, destinata a protrarsi nei prossimi mesi. Situazione che vedrà Hera rafforzare “sia le proprie strategie di gestione dei rischi sia le azioni di sostegno agli stakeholder”, recita una nota del gruppo.

Per quanto riguarda i target finanziari, il gruppo vede al rialzo tutti i principali target: un margine operativo lordo (MOL) di 1,4 miliardi di euro al 2025, ovvero 277 milioni in più rispetto a fine 2020 e un incremento medio annuo del 4,5%. La crescita organica e le efficienze operative contribuiranno alla marginalità per 192 milioni, mentre 100 milioni deriveranno da nuove operazioni M&A, più eventuali sinergie.

Mentre efficientamenti, espansione delle quote di mercato, nuovi progetti e investimenti consentiranno di assorbire gli impatti negativi, per complessivi 37 milioni, derivanti dalla perdita di alcuni incentivi, come quelli sulla produzione di energia rinnovabile, e dal taglio del Wacc sui servizi regolati.

Per quanto riguarda gli investimenti, il Piano al 2025 prevede un grande balzo, oltre 3,8 miliardi di euro, in media circa 770 milioni all’anno: un incremento del 60% rispetto alla media dell’ultimo quinquennio. Grazie all’ottimizzazione dei costi finanziari e fiscali, vengono previsti valori di ROE e ROI al 2025 rispettivamente al 10,6% e all’8,7%. E un rapporto tra debito netto e MOL a quota 2,8 volte, in coerenza con l’attuale livello.

La società energetica ha fornito anche un aggiornamento sulla politica dei dividendi. La società prevede di distribuire dividendi in costante crescita: già in occasione dell’approvazione del bilancio del 2021, la multiutility proporrà al Cds una cedola di 12 centesimi per azione rispetto agli 11 centesimi del dividendo 2020. Il dividendo sarà in ulteriore crescita fino a 14,5 centesimi per azione nel 2025 (+32% rispetto all’ultimo dividendo pagato).

“I migliori flussi di cassa attesi permetteranno di autofinanziare tutto il piano degli investimenti e le politiche di remunerazione ai nostri azionisti – ha commentato l’Amministratore delegato di Hera, Stefano Venier -. E per indirizzare con ancora più efficacia i nostri interventi, da due anni abbiamo voluto misurare la nostra traiettoria rispetto ad ambiziosi obiettivi per il 2030, rafforzando il nostro impegno per la transizione energetica, l’economia circolare e l’evoluzione tecnologica”.

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