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H-Campus, è italiano il polo innovativo più grande d’Europa

H-Farm ha posato la prima pietra per l’ampliamento del suo campus, che tra un anno sarà in grado di ospitare 3.000 studenti con quasi 250 posti letto e ampi spazi verdi – Il fondatore Donadon: “Qui doveva sorgere il parco divertimenti della Disney, ma noi investiamo sul futuro dei bambini”.

H-Campus, è italiano il polo innovativo più grande d’Europa

Il campus più grande d’Europa sarà in Italia, e le prime lezioni si terranno a settembre 2020. Con una deadline molto precisa e stringente, oggi H-Farm ha posato la prima pietra per l’ampliamento di H-Campus, il suo polo innovativo dedicato alla formazione, che supererà i 50 ettari (di cui 27 di bosco) e sarà in grado di accogliere oltre 3.000 studenti, con 244 posti letto nello studentato.

Dopo un anno, il 2018, a detta dello stesso fondatore e Ad di H-Farm, Riccardo Donadon, particolarmente complicato (“abbiamo subito una frenata violentissima”), l’incubatore di startup di Ca’Tron (Roncade), un pezzo di territorio a cavallo tra le provincie di Treviso e Venezia, riparte puntando tutto sull’educazione. “Talento e giovani sono due parole che leggiamo troppo poco sui giornali”, ha detto Donadon rilevando che proprio nella tenuta dove sorgerà H-Campus sarebbe dovuto sorgere in passato un nuovo parco divertimenti della Disney: “Pensiamo sia andata meglio così. Si parla tanto di fuga dei cervelli, ma noi vogliamo invece trattenerli e portarne qui da tutto il mondo”.

“E’ anche una grande occasione per il territorio – ha aggiunto Donadon, che sul palco dell’inaugurazione ha ospitato diverse autorità locali e i vari partner privati dell’iniziativa -: abbiamo oggi un’Italia in cui Milano cresce e va avanti, e il resto del Paese rischia di rimanere indietro. Possiamo dimostrare che non esiste solo Milano ma anche il Veneto con le sue eccellenze, le sue università, il suo tessuto imprenditoriale. Questa più che un’iniziativa di H-Farm è un’iniziativa per il territorio”. Il progetto dell’ampliamento del Campus parte nel 2017 ed è un caso virtuoso di partenariato pubblico-privato: in effetti non c’è solo la firma di H-Farm, ma l’operazione è stata possibile grazie alla costituzione, nel febbraio di due anni fa, di un fondo immobiliare chiuso, non speculativo, denominato “Ca’ Tron – H-Campus”.

H-Campus

Il Fondo, gestito da Finint Investments SGR (la società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint), ha un attivo di oltre 101 milioni di euro (con un patrimonio raccolto di 80 milioni e con ricadute economiche previste sul territorio per quasi 9 milioni) ed è stato sottoscritto per oltre il 95% da investitori istituzionali: Cattolica Assicurazioni (proprietaria della tenuta) detiene la quota maggioritaria del Fondo (56% del patrimonio), CDP Investimenti SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), con il fondo FIA 2 “Smart housing, smart working, Education & Innovation, il 40% ed infine Ca’ Tron Real Estate (la società dei fondatori di H-FARM), per il restante 4%. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato l’ad di Finint Investments Mauro Sbroggiò – di poter contribuire alla realizzazione di un polo formativo digitale di così ampio respiro, un progetto che sa coniugare due importanti leve: il futuro dei giovani, che passa attraverso una formazione mirata e al passo con i tempi, e il futuro del nostro Paese, che non prescinde da uno sviluppo tecnologico di alto livello”.

Come si conviene a un progetto innovativo e proiettato nel futuro, H-Campus non poteva mancare la sfida della sostenibilità: l’ampliamento sarà solo per il 10% edificato, con la realizzazione di 13 nuovi edifici dedicati alle lezioni, e al mondo delle startup e delle imprese, per un totale di 30.000 mq di superficie coperta, interamente a cubatura zero, grazie al recupero di volumi di strutture in stato di abbandono e all’abbattimento di una ex base militare della zona. Oltre allo studentato, ci sarà anche, all’americana, un centro sportivo di circa 7000 mq complessivi, con tanto di skate-park e di pista per l’atletica leggera.

Lo spazio restante sarà adibito a parco attrezzato con oltre 27 ettari di territorio di area boschiva aperti al pubblico (grazie a convenzioni studiate appositamente, tutti i residenti dei comuni limitrofi potranno accedere alle strutture sportive, agli spazi verdi, ai servizi e agli eventi culturali) in cui verranno piantati circa 3.500 nuovi alberi e piante che consentiranno il ripristino della biodiversità originaria della zona: un ampliamento in perfetta sinergia con lo storico headquarters di H-Farm e in totale armonia con la campagna che circonda l’area, una tenuta agricola di proprietà di Cattolica Assicurazioni e che si affaccia sulla suggestiva laguna di Venezia.

“Cattolica – ha commentato il presidente Paolo Bedoni – ha sentito il dovere di contribuire a creare un’opportunità culturale ed educativa per lo sviluppo del territorio, sfruttando una posizione geografica invidiabile e sostenendo con orgoglio un progetto che contraddistinguerà la nostra Regione negli anni a venire. Questa operazione rappresenta un nuovo modello di crescita che coniuga tradizione ed innovazione, terra e cultura, ambiente e tecnologia, componenti che stiamo già valorizzando proprio nella nostra proprietà agricola di Ca’ Tron con obiettivi di recupero, risanamento e sviluppo agroalimentare sostenibili. La nostra società crede da sempre nello sviluppo della persona, a partire dalla sua formazione, e nella valorizzazione del territorio a servizio dei suoi cittadini. Sentiamo forte la responsabilità sociale: sui giovani e la loro preparazione ci giochiamo il futuro del Paese ed è una partita nella quale vogliamo essere protagonisti.”

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