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Guerra di dazi Cina-Ue, Pechino apre un’indagine antidumping sui vini del vecchio continente

Dopo l’ufficializzazione da parte della Commissione europea dei dazi provvisori anti-dumping nei confronti degli esportatori cinesi di pannelli solari, la Cina sferra il colpo – Apre un’indagine anti-dumping e anti-sussidi contro il vino europeo

La Cina apre un’indagine anti-dumping e anti-sussidi contro il vino europeo. La decisione è arrivata dopo l’ufficializzazione dell’imposizione da parte della Commissione europea di dazi provvisori anti-dumping nei confronti degli esportatori cinesi di pannelli solari.

Il ministero avrebbe deciso di procedere all’indagine contro gli esportatori europei di vino in Cina su richiesta di un consorzio di produttori locali, dopo aver notato un rapido aumento delle importazioni di vino dall’Ue negli ultimi anni. Lo scorso anno il Paese ha importato 430 milioni di litri di vino (di cui i due terzi provengono dai 27 Paesi membri dell’Ue) e in soli sette anni l’import cinese si è quasi decuplicato, passando dai 500 mila ettolitri del 2006 ai 4 milioni attuali.

Ora la palla passa all’Ue. A dicembre dovrà decidere se imporre dazi permanenti per un periodo massimo di 5 anni. Il motivo che ha spinto l’esecutivo europeo a imporre dazi provvisori nei confronti degli esportatori cinesi di pannelli solari è che il prezzo dei pannelli solari cinesi nel Vecchio Continente è inferiore dell’88% rispetto a quello a cui dovrebbero essere venduti. E, per effetto di questo dumping, i produttori cinesi sono riusciti ad acquisire negli ultimi due anni l’80% del mercato Ue.

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