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Gualtieri prepara manovra da 40 miliardi, falchi contro Lagarde

Malgrado lo scontro indecente tra Trump e Biden in tv, Repubblicani e Dem Usa sono a un passo dall’accordo su nuovi aiuti anti-Covid per l’economia e la Borsa respira – In Bce falchi all’attacco di Lagarde sull’inflazione – Gualtieri ha sul tavolo una manovra da 40 miliardi

Gualtieri prepara manovra da 40 miliardi, falchi contro Lagarde

Dopo la rissa di Cleveland, gli organizzatori stanno studiando nuove regole per evitare che il duello tra Joe Biden e il presidente Trump degeneri ancora nel secondo round. Ma non si procederà, per ora, a spegnere i microfoni quando parla il rivale. Trump, intanto, ha elogiato i “Proud Boys”, un gruppo violento di estrema destra.

A Washington, invece, regna la pace. Il dialogo tra Democratici e Repubblicani su un nuovo pacchetto di aiuti da destinare a famiglie, aziende e istituzioni colpite dal Coronavirus va avanti nonostante i tentativi sempre più spregiudicati di Donald Trump di delegittimare il voto di novembre.

MNUCHIN INCONTRA PELOSI: NASDAQ +0,7%

Rassicurata dal fatto che Steven Mnuchin è stato un’ora e mezza nell’ufficio di Nancy Pelosi, Wall Street è tornata a salire, dopo il ribasso del giorno della rissa televisiva Biden-Trump: il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,7%, settembre termina con un calo del 6,5% e il terzo trimestre con un guadagno del 10%. S&P 500 ieri sera +0,8%, -4,6% a settembre e +8% nel trimestre. Dow Jones +1,2%. Futures in rialzo stamane.

DEBUTTA PALANTIR, L’IPO VICINA ALLA CIA

Numerosi i temi di giornata. Su tutti spiccano lo sbarco in Borsa di Palantir, la matricola promossa da Peter Thiel che si occupa di intelligenza artificiale per conto della Cia. All’esordio il titolo ha segnato un rialzo del 38% per una capitalizzazione di 22 miliardi di dollari.

Riscossa di Nikola (+14,5%). La società dei camion elettrici ha annunciato l’arrivo di nuovi partner.

Micron Technology -7,4%. Il colosso dei chips non ha ottenuto la licenza per continuare le forniture a Huawei.

MODERNA: NESSUN VACCINO PRIMA DEL VOTO USA

Moderna, in tarda serata, ha detto che non se parla di avere il vaccino per l’election day. Nell’intervista rilasciata al Financial Times, l’amministratore delegato Stéphane Bancel anticipa che la società non ha intenzione di usare la procedura d’urgenza nella richiesta di autorizzazione da presentare alle autorità sanitarie, almeno fino alla fine di novembre: l’approvazione al lancio del vaccino potrebbe arrivare alla fine di marzo, o ai primi di aprile: la distribuzione su larga scale dovrebbe iniziare in maggio.

Nel dopo Borsa sono salite le società delle crociere: Carnival Corporation, Royal Caribbean Group e Norwegian Cruise Line. Ma c’è poco da essere ottimisti: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, sarà esteso fino alla fine di ottobre il divieto sull’attività in scadenza il 30 settembre.

IN VACANZA CINA E COREA, GIAPPONE IN TILT

Stamattina in Asia c’è pochissimo movimento. Sono chiusi per festività i mercati finanziari di Cina e Corea del Sud. Per di in più la Borsa di Tokyo è ferma per problemi informatici. Salgono l’S&P ASX 200 di Sidney (+1,5%) e il FTSE Strait Times di Singapore (+1,3%).

Il petrolio Brent è in rialzo del 3%, a 42 dollari il barile; dietro al rimbalzo c’è l’inaspettata discesa delle scorte di greggio degli Stati Uniti.

LAGARDE: INFLAZIONE, SEGUIRE LA FED. WEIDMANN INSORGE

La discesa dell’inflazione fa sempre più paura. Dopo la frenata della Germania è stata ieri la volta di Francia e Italia, con una flessione inattesa dello 0,6% che conferma il rischio recessione per l’Eurozona. Si scalda così il confronto tra le varie anime della Bce.

“La formulazione dell’obiettivo di inflazione al di sotto ma vicino al 2% era adeguata nel 2003, quando la Bce stava cercando di affermare la propria credibilità e un’inflazione troppo alta era la principale preoccupazione. Ma nella situazione attuale il quadro è diverso”. Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha aperto alla possibilità di seguire l’esempio della Fed adottando target d’inflazione più flessibili in modo da mantenere i tassi reali più giù.

Immediata la replica di Jens Weidmann: “Più interpretiamo liberamente il nostro mandato – ha detto il numero uno della Bundesbank – maggiore sarà il nostro rischio di un coinvolgimento nella politica”. Le due anime della Banca centrale (tra le colombe spiccano Fabio Panetta e Philip Lane) si affronteranno il 29 ottobre, quando Francoforte potrebbe annunciare manovre aggiuntive.

IL CONFRONTO CONGELA I TASSI: BTP A 0,82, SPREAD A 138

In questa cornice il mercato dei titoli di Stato ha segnato il passo in attesa di novità. Il Btp segue i bond “core” e amplia moderatamente il ribasso nel finale di seduta. Alle 17,30 italiane il tasso del decennale vale 0,82% da 0,79% del finale del giorno prima. Il Bund tratta a -0,52%. Il differenziale di rendimento Italia-Germania sul segmento decennale è a 138 punti.

MILANO -0,24%, LA MANOVRA SARÀ DI 40 MILIARDI

Clima incerto anche per le azioni nell’ultima seduta di settembre. Piazza Affari perde lo 0,24% e scende a 19.015 punti base.

L’ambasciatore tedesco all’Unione Europea ha detto attraverso un suo portavoce che un ritardo nel lancio del Recovery Fund è inevitabile: l’obiettivo del primo gennaio 2021 non sarà probabilmente raggiunto a causa dell’opposizione di Ungheria e Polonia alle clausole dell’accordo quadro che prevedono il rispetto delle leggi basilari da parte dei governi dei paesi beneficiari.

In Italia si comincia a parlare della manovra di bilancio 2021: il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha detto che è prevista una manovra da 40 miliardi di euro. La nota di aggiornamento del Def, che dovrebbe essere approvata domenica, prevede per il 2021 un rapporto deficit/PIL al 7%, dal 10,8% del 2020, a fronte di un Pil atteso in rialzo del 6% dal -9% del 2020.

STM: I RICAVI OLTRE LE PREVISIONI

Stamane Stm ha comunicato i dati preliminari per il terzo trimestre. I ricavi netti sono saliti a 2,67 miliardi di dollari, al di sopra della forchetta di previsione.

DEBOLI I LISTINI EUROPEI, SHELL TAGLIA 9 MILA POSTI

Su una lunghezza d’onda analoga sono Francoforte (-0,5%); Parigi (-0,59%); Madrid (+0,05%) e Londra (-0,47%).

Da segnalare a Parigi Suez: +6,3% dopo che Veolia ha migliorato l’offerta per la partecipazione del 29,9% di Engie in Suez.

Royal Dutch Shell ha guadagnato lo 0,5% dopo aver annunciato che taglierà fino a 9.000 posti di lavoro, oltre il 10% del personale.

CORRONO SAIPEM E TENARIS, SU SARAS

Anche a Milano petroliferi alla ribalta, dopo le perdite della vigilia. Guida la corsa Saipem (+4,93%) davanti a Tenaris (+3,15%). Eni sale dello 0,35%. Saras +4,45%.

BANCO BPM E BPER GUIDANO LE BANCHE

Seduta in generale positiva per il settore bancario. Guida la corsa Banco Bpm (+3,92%) davanti a Bper (+1,95%) che ha acquisito da Intesa Sanpaolo (-0,24%) un ramo d’azienda legato all’Opas su Ubi. Il cda della banca modenese ha deliberato l’aumento di capitale propedeutico all’acquisto degli sportelli bancari.

SALTA LA VENDITA DI BANCA GENERALI A MEDIOBANCA

In rosso Banca Generali (-4,35%): nei mesi scorsi Mediobanca ha valutato l’acquisizione della società del gestito, salvo poi accantonare il progetto perché la performance del titolo Generali (-35% dall’inizio dell’anno) – che Mediobanca avrebbe in parte utilizzato per finanziare il deal – avrebbe reso l’operazione non più vantaggiosa. Nel corso del Capital Market Day, l’amministratore delegato di Generali, Alberto Nagel, ha detto che la quota del 13% in Generali potrebbe essere venduta per finanziare operazioni di dimensioni importanti.

Secondo Giovanni Razzoli, analista bancario di Equita Sim, “un’eventuale acquisizione di Banca Generali sarebbe risultata coerente con la strategia più volte annunciata dal Ceo di Mediobanca, che prevede il rafforzamento in business a minor assorbimento di capitale rispetto al corporate/commercial lending”, con un modello di ricavi fondato soprattutto commissioni ricorrenti e che quindi garantiscono maggiore stabilità. Monte Paschi +1,54%, Banca Popolare di Sondrio +2,05%. Azimut +0,5%.

IN EVIDENZA DOVALUE, ZANETTI VERSO IL DELISTING

Focus su Nexi (+1,54%), in vista dell’operazione di m&a con Sia. Tra le mid cap, si distinguono in rialzo Dovalue (+4,83%) e Maire Tecnimont (+4,43%). Nuova chiusura in calo per Enav (-0,49% a 3,24 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha ridotto il prezzo obiettivo da 4,5 a 3,6 euro, confermando la raccomandazione hold.

Zanetti +29,17%, a 4,96 euro: Mzb Holding ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria per acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Massimo Zanetti. L’Opa è finalizzata alla revoca delle quotazioni sullo Star e il corrispettivo è pari a 5 euro per ciascuna azione.

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