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Bce: Lagarde apre la via al nuovo target inflazione

La numero uno di Francoforte ha ricordato che l’obiettivo dell’inflazione “al di sotto ma vicina al 2%” è stato formulato nel 2003: “Ora le preoccupazioni sono diverse” e si prospetta una revisione significativa almeno a livello temporaneo

Bce: Lagarde apre la via al nuovo target inflazione

C’è aria di rivoluzione copernicana a Francoforte. Da statuto, il primo mandato della Bce è mantenere la stabilità dei prezzi nell’Eurozona, puntando a un’inflazione “inferiore ma prossima al 2%”. Questo obiettivo è rimasto la stella polare della politica monetaria per quasi 20 anni, ma a breve potrebbe cambiare. Christine Lagarde, numero uno della Banca centrale, ha aperto infatti a una revisione del più importante fra i target.

Il livello-obiettivo dell’inflazione appena sotto il 2% è stato formulato nel 2003: all’epoca, ha spiegato Lagarde, si trattava di un’indicazione adeguata, perché “la Bce stava cercando di affermare la propria credibilità e un’inflazione troppo alta era la principale preoccupazione”.

Ma ormai lo scenario è cambiato: “Nella situazione attuale di bassa inflazione, le preoccupazioni sono diverse e questo deve riflettersi nel nostro obiettivo d’inflazione”, ha aggiunto la presidente dell’Eurotower mercoledì mattina a Francoforte, durante una conferenza dal titolo The ECB and its watchers. “Se credibile, una tale strategia può rafforzare la capacità della politica monetaria di stabilizzare l’economia. Questo perché la promessa di un superamento dell’inflazione fa aumentare le aspettative di inflazione e quindi abbassa i tassi di interesse reali”.

Quella di Lagarde è un’apertura teorica, che non preannuncia alcun cambiamento imminente della missione dell’istituto centrale. D’altra parte, la Bce aveva iniziato a fine 2019 la sua prima revisione completa della politica monetaria, operazione poi ritardata dalla pandemia. La review copre un’ampia gamma di argomenti, e tra questi c’è anche l’obiettivo di inflazione.

In generale, per Lagarde la politica monetaria e quella fiscale “devono rimanere espansive per il tempo necessario a raggiungere il loro rispettivi obiettivi. E in un contesto di disinflazione, con l’economia lontana dal suo potenziale, gli obiettivi di entrambe le politiche sono naturalmente allineati. Quando le banche centrali devono fare largo uso di politiche di bilancio c’è un inevitabile rafforzamento dell’interazione tra politiche monetarie e fiscali”, per questo con la ripresa della revisione strategica è stato aggiunto un nuovo flusso di lavoro dedicato proprio all’integrazione tra politiche monetarie e fiscali.

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