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Grecia e Usa danno slancio a tutte le Borse d’Europa tranne Milano (-1,1%)

Le prese di beneficio che si sono concentrate sulle banche trascinano giù il Ftse Mib malgrado il successo dello swap della Grecia e i nuovi dati congiunturali degli Usa – Bpm e Mediobanca perdono oltre il 3% – Finmeccanica in controtendenza – Lo spread Btp-Bund scende sotto quota 290 ma poi risale a 304 punti base

Grecia e  Usa danno slancio a tutte le Borse d’Europa tranne Milano (-1,1%)

La Grecia ha approvato l’attivazione delle clausole di azione collettiva (Cac) nel quadro della ristrutturazione del debito. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando fonti del governo di Atene. E ora si attende la decisione dell’Isda che dovrà decidere se a questo punto lo swap configura un credit event. Intanto, come annunciato, Fitch ha declassato la Grecia a ‘restricted default’ da ‘C’. Per Fitch “uno scambio che prevede l’offerta di nuovi titoli con termini peggiorativi rispetto a quelli garantiti in origine” e che quindi configura il debito sovrano nella casistica di “‘distress’ finanziario costituisce un evento di default in base ai ‘Coercive Debt Exchange Criteria’”.

Ma ora la Grecia guarda alla decisione sul via libera definitivo al secondo pacchetto di aiuti da parte dell’Eurogruppo che dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana, decisione slittata da oggi. Dopo il successo dello swap greco, l’Eurogruppo che si è riunito oggi ritiene che “ci siano le condizioni” per avviare le necessarie procedure nazionali e arrivare “all’approvazione finale” del contributo della zona euro al secondo pacchetto di aiuti per la Grecia. Ma l’Europa si aspetta un forte contributo su Atene anche dal Fmi che si riunirà per decidere giovedì prossimo.

Dal canto loro le Borse hanno già archiviato il successo dello swap greco. Dopo una mattinata in territorio negativo gli acquisti sono stati sostenuti dai dati macroeconomici in arrivo dagli Usa. L’economia americana ha creato 227mila posti di lavoro a febbraio e il tasso di disoccupazione come nelle attese è rimasto fermo all’8,3%. Negativo però il dato sul deficit commerciale che a gennaio è salito del 4,3%.

Milano è l’unica piazza a chiudere in rosso: -1,11%. Londra archivia un +0,47%, Francoforte +0,67% e Parigi +0,26%. Il Dow Jones sale dello 0,28% e il Nasdaq dello 0,39% alla chiusura dei mercati europei. L’euro scambia a 1,3110 mentre il petrolio Wti a 107,9 dollari al barile.

Lo spread Btp-Bund ha vissuto una giornata in altalena: dopo essere sceso a 287 punti ha ripreso quota riportandosi in chiusura a 305 punti base con il rendimento al 4,85%. Si conmferma comunque il trend di discesa e il sorpasso della Spagna: il differenziale Bono – bun si attesta infatti a 319 punti.

Sulla situazione italiana è poi intervenuta Christine Lagarde a capo del Fmi: l’Ue deve rafforzare il ‘firewall’ anticrisi, senza il quale anche l’Italia è a rischio dopo la Grecia, ha detto. “Non ho la minima sensazione” che ciò stia succedendo – ha precisato – Ma la crescita è bassa, il debito molto alto e così credo sia nell’interesse dell’Europa fermare il contagio”. Ma per Lagarde i mercati non dovrebbero scommettere contro l’Italia: ”Non scommetterei contro l’Italia”, a puntare sul ribasso dei titoli italiani si rischia di perdere, è il monito di Lagarde, le misure del governo Monti potrebbero essere ”la luce in fondo al tunnel europeo”.

A Piazza Affari soffrono le banche. Tra i maggiori cali Bpm -3,64%, Banco Popolare -3,86% e Mps il 5,22% sulle voci di dubbi manifestati dal fondo Clessidra sull’operazione di soccorso alla Fondazione Mps, soprattutto su prezzo e governante. A Siena intanto pare ormai essere Alessandro Profumo il candidato forte della Fondazione Mps. Intesa cede il 2,93%, Unicredit il 3,04%. L’ad Federico Ghizzoni ha indicato che il nuovo presidente dovrà avere una esperienza internazionale.

In rosso anche Mediobanca -3,59% che vede scambi recor, circa 4 volte la media giornaliera dell’ultimo mese. Si tratta della seduta con i volumi maggiori dall’autunno 2007. Male anche la galassia Ligresti all’indomani della proroga di Palladio–Sator: Premafin cede il 4,84%, Fondiaria Sai l’1,99%.

Sul Ftse Mib sprofonda poi Diasorin, peggior titolo con -7,85%, che viene sospeso più volte per eccesso di ribasso. Il titolo ha accelerato in rialzo del 4% dopo i conti (utili +10% e dividendo a0,46 euro) per poi invertire la rotta.

Continua la fase negativa di Enel bersagliato da una pioggia di report negativi dopo i conti diffusi ieri ,il taglio del dividendo e il taglio del rating di S&P.. Il titolo chiude in calo dell’1,54%. Intanto dalle comunicazioni di internal dealing si apprende che l’ad Fulvio Conti ha acquistato 700mila azioni del gruppo per 198.100 euro.

In controtendenza sul listino sono Lottomatica +5,30% grazie a risultati e target 2012 più alti delle stime degli analisti; Stm che rimbalza del 2,47% dopo il rosso della mattinata legato ai conti negativi di Texas Instruments e Tenaris che sale del 2,23%. In positivo anche Finmeccanica +1,32%: beneficia dei nuovi rumors su una possibile Ipo per valorizzare Avio. Bene anche Ferragamo +1,39% dopo che Hsbc ha avviato la copertura con overweight e Parmalat +1,53%.

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