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Grecia e Cipro allentano le misure di austerità e cominciano a sperare

Eurogruppo e Fmi approvano l’esito positivo della prima revisione del programma di salvataggio di Nicosia, che annuncia la probabile fine dei controlli sui movimenti di capitale nel 2014 – Atene: no a nuove misure di austerità nel biennio 2015-2016

Grecia e Cipro allentano le misure di austerità e cominciano a sperare

Si fanno più deboli i venti d’austerità nell’Egeo e nel Mediterraneo. A Nicosia il programma di salvataggio ha avuto esito positivo, mentre Atene fa sapere che basterà un contenimento delle spese per compensare gli ammanchi.

A Cipro, il primo ministro Anastasiades ha annunciato che con ogni probabilità i controlli sui movimenti di capitale in vigore dall’inizio della crisi verranno ritirati da gennaio del nuovo anno. Intanto, arrivano buone notizie dall’Eurogruppo e dal Fondo monetario internazionale, che hanno approvato l’esito positivo della prima revisione del programma di salvataggio e hanno dato l’ok all’erogazione della prossima tranche di aiuti, pari a circa 1,6 mld di euro, entro la fine di settembre. Il Paese – scrive il centro studi di Banca Intesa – è sulla strada giusta per rispettare i vincoli fiscali stabiliti nel piano di salvataggio per il 2013, sebbene i rischi rimangano elevati, soprattutto riguardo allo scenario macroeconomico.

In Grecia, nel frattempo, il primo ministro Samaras ha fatto sapere che per il biennio 2015-16 non saranno approntate nuove misure di austerità, anche considerando che il fabbisogno di finanziamento per il biennio 2014-15 sarà di soli 2,5 mld di euro e non di 4,0 mld (2% del Pil), stimati dalla Troika. Atene prevede di compensare questo ammanco solo attraverso “misure strutturali” di contenimento delle spese. Il Governo stima inoltre che il Pil greco dovrebbe contrarsi quest’anno del 3,8% (meno quindi del 4,2% atteso dalla Commissione Europea) e ritornare alla crescita nel 2014 (+0,6%).

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