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Grecia chiede proroga aiuti: Juncker apre, Schaeuble no

Atene non ha chiesto un’estensione del Memorandum con la Troika, ma solo dei prestiti – Il presidente della Commissione Ue: “Segnale positivo che può spianare la strada verso un compromesso ragionevole” – Schaeuble: “La Grecia punta ad un finanziamento ponte senza rispettare le condizioni del programma”.

Grecia chiede proroga aiuti: Juncker apre, Schaeuble no

Reazioni contraddittorie dalla comunità internazionale sulla lettera inviata da Atene a Bruxelles. Oggi il governo guidato da Alexis Tsipras ha presentato ufficialmente la domanda di estensione semestrale del programma di aiuti alla Grecia e domani i ministri delle finanze della zona euro si incontreranno per discutere la questione. 

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, considera la comunicazione di Atene “un segnale positivo che può spianare la strada verso un compromesso ragionevole nell’interesse della stabilità dell’intera zona euro. Adesso sta all’Eurogruppo rispondere”.

I primi a prendere posizione sono stati i tedeschi, che hanno bocciato la proposta greca. “La lettera di Atene non rappresenta una proposta per una soluzione – ha detto il portavoce del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, in un breve comunicato –. Atene in verità punta ad un finanziamento ponte senza rispettare le condizioni del programma. La lettera non rispetta i criteri definiti nella riunione dell’Eurogruppo di lunedì”.

Il documento propone di “procedere congiuntamente a una conclusione positiva degli accordi attuali”. Atene si impegna a mantenere “l’equilibrio di bilancio” nei sei mesi di estensione del programma di assistenza finanziaria. Nel frattempo partirà un negoziato per ridurre il debito e per avviare un programma a lungo termine di crescita economica. “Il governo – spiegano fonti ufficiali greche – non ha chiesto un’estensione del piano di salvataggio. Abbiamo inviato una proposta nel rispetto del mandato popolare, che difende la nostra dignità sociale e che, nello stesso tempo, sia accettabile dai nostri partner”. 

Anche se nel testo di cui ha dato notizia Reuters, si fa espressamente riferimento all’accordo con la Troika, il “Master Financial Assistance Facility Agreement”, le versioni accreditate da Atene precisano che “il governo, fedele ai suoi impegni, non ha richiesto un’estensione del Memorandum”, ma solo dei prestiti, con l’obiettivo di “fornire un ‘ombrello’ protettivo al sistema finanziario”. Con un eventuale allungamento del prestito il Governo greco si “impegna all’equilibrio dei conti e, contemporaneamente, ad affrontare le riforme contro l’evasione fiscale e la corruzione”.

Le distanze fra i creditori e Atene, perciò, rimangono, e l’incontro di domani non si preannuncia in discesa per arrivare a un accordo risolutivo entro il 28 febbraio (giorno in cui scadrà il precedente memorandum con la Troika). Ecco perché, hanno spiegato funzionari dell’Eurozona, la riunione di domani non sarà in teleconferenza. 

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