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Grecia: accordo vicino, ma le Borse non si fidano

Secondo fonti della stampa greca, l’intesa per le nuove misure di austerity chieste dalla troika sarebbe ormai alle porte – Rimangono tuttavia ancora alcune questioni aperte – Nel pomeriggio altro incontro fra Papademos e i leader dei tre maggiori partiti che sostengono il governo.

Grecia: accordo vicino, ma le Borse non si fidano

L’accordo finale è a un passo. Dopo un ennesimo incontro fiume, il premier greco Lucas Papademos e i leader dei tre partiti che sostengono il suo governo sono arrivati – secondo alcuni giornali greci – molto vicini ad un’intesa definitiva sulle nuove misure di austerity chieste dalla troika (Ue, Fmi e Bce). Gli interventi sono necessari sbloccare la nuova tranche di aiuti da 130 milioni di euro, che potrebbe salire fino a quota 170 miliardi. Restano però ancora in sospeso alcune questioni cruciali: la riduzione dei sussidi pensionistici, il costo del lavoro nel settore privato e la riduzione della spesa pubblica.

Sembra che Antonis Samaras, leader del partito di centro-destra Nea Dimocratia, sia riuscito ad evitare l’abolizione della tredicesima e della quattordicesima mensilità per i lavoratori. E’ in programma per oggi pomeriggio un nuovo incontro fra il Premier con i numeri uno dei tre partiti. “Ci chiedono più recessione di quella che il Paese può sopportare – ha detto Samaras -. Cerchiamo in ogni modo di evitarla”.

L’ex premier socialista George Papandreou, da parte sua, ha convocato il Consiglio Politico del suo partito per esaminare la situazione: “I nostri partner hanno preparato due piani – ha detto Papandreou -. Il primo è un piano di sostegno e di aiuto al nostro Paese, nonostante i duri impegni che pretendono, mentre il secondo riguarda prima il fallimento e l’allontanamento della Grecia dall’Eurozona”.

Intanto le Borse europee continuano a inviare segnali di sfiducia verso il Paese ellenico: a fine mattinata Milano, Francoforte e Londra perdono intorno al mezzo punto, mentre Parigi viaggia in rosso di oltre l’1%. 

I greci “devono assumersi le loro responsabilità votando le riforme”, ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy durante una conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca Angela Merkel, al termine di una bilaterale a Parigi. “Pensiamo che un accordo non sia mai stato così vicino, e la cancelliera ha ragione quando dice che adesso bisogna chiuderlo”.

Quanto ai nuovi aiuti di cui la Grecia ha bisogno, “non ci sarà accordo – ha detto Merkel – fino a quando le misure concordate con la troika non saranno state messe all’opera”. Ma la cancelliera ha poi aggiunto di ritenere necessario un meccanismo che blocchi i tassi di interesse sui bond greci.

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