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Governo Spagna, fumata nera per Sanchez: giovedì voto chiave

Sanchez lontano anni luce dalla maggioranza assoluta, Unidas Podemos si astiene – 48 ore per trovare un accordo, giovedì si vota di nuovo

Governo Spagna, fumata nera per Sanchez: giovedì voto chiave

È andata come tutti si aspettavano. Pedro Sanchez non è riuscito a raggiungere la maggioranza assoluta di 176 voti necessaria ad ottenere la fiducia del Congreso nell’ambito della prima votazione d’investitura. Il Premier incaricato ha ottenuto 124 voti a favore, 170 contrari. 52 i deputati astenuti. Numeri alla mano, a votare sì solo i 123 deputati del Psoe e un rappresentante del Partido Regionalista de Cantabria, José María Mazón. Contrari: Partito Popolare (66), Ciudadanos (57), Vox (24), ERC (14), Navarra Suma (2), Junts per Catalunya (4), Coalición Canaria (2). Astenuti i deputati di Unidas Podemos.

Quella di oggi era un’impresa quasi impossibile dal risultato scontato. Sanchez ci riproverà giovedì pomeriggio, giorno in cui è prevista la seconda votazione. Potrebbe essere quello il momento della verità, dato che secondo quanto previsto dalla legge spagnola, sarà sufficiente arrivare alla maggioranza semplice per ottenere la Premiership. Sempre che i socialisti riescano finalmente a trovare un accordo con Unidas Podemos.

Fissato domani, 24 luglio, un vertice del Psoe allo scopo di analizzare lo stato dei negoziati e porre fine a un tira e molla lungo mesi. Nell’ambito della prima votazione, i deputati di Unidas Podemos hanno scelto l’astensione, lanciando un segnale d’apertura, ma contemporaneamente sperando in qualche concessione in più da parte di Sanchez: “Abbiamo bisogno di competenze e responsabilità di governo commisurate al nostro peso elettorale per far parte di un governo con voi e per raggiungere un accordo – ha affermato Pablo Iglesias – Devo dirlo chiaramente: rispetti i nostri 3,7 milioni di elettori e non ci proponga di essere una mera decorazione del governo, perché non possiamo accettarlo”. Aecondo Podemos infatti, il Psoe avrebbe offerto (a Irene Montero ndr.) solo una vicepresidenza senza reali poteri e alcuni ministeri minori.

Se le due forze politiche riusciranno a mettersi d’accordo nelle prossime 48 ore, giovedì Sanchez potrebbe diventare ufficialmente Premier, a quasi tre mesi dalla vittoria delle elezioni. Al Congreso i socialisti possono contare su 123 deputati. 42 i seggi in capo al partito di Iglesias. Conti alla mano dunque, con l’appoggio di Podemos, la maggioranza semplice è assicurata. In caso contrario nuove votazioni potrebbero tenersi a settembre. Poi si tornerà a votare.

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