Condividi

Governo dà mandato a Fs per privatizzazione a piccoli passi, esclusa la rete

Il programma di privatizzazioni del governo, contenuto nel Def, cita solo le controllate Grandi Stazioni e Cento Stazioni nell’ambito del gruppo Fs, mentre per il resto del gruppo (da Trenitalia, all’Alta Velocità e alla rete) le scelte sono ancora da definire.

Governo dà mandato a Fs per privatizzazione a piccoli passi, esclusa la rete

Il Consiglio d’amministrazione delle Ferrovie dello Stato ha ricevuto dal Governo il mandato di procedere alla privatizzazione, esclusa la rete di Rfi. Lo ha annunciato oggi Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture. 

Il programma di privatizzazioni del governo, contenuto nel Def, cita solo le controllate Grandi Stazioni e Cento Stazioni nell’ambito del gruppo Fs. L’obiettivo ufficiale del governo è raccogliere 11 miliardi l’anno, già dal 2014, con le dismissioni del patrimonio pubblico.

A inizio anno l’ex amministratore delegato del gruppo, Mauro Moretti, aveva ipotizzato diverse soluzioni, compresa “un’eventuale quotazione, che deve essere decisa dall’azionista”.

Intanto, sono di fatto slittate almeno al 2015 la cessione del 40% di Poste e del 49% di Enav, mentre la cessione del 5% di Enel e del 4,34% di Eni non convince del tutto il premier, Matteo Renzi, che non la considera una priorità.

Di risorse per ridurre il debito pubblico ci sono al momento solo 3 dei circa 3,5 miliardi ricevuti da Banca Mps per il parziale rimborso dei Monti bond, che tuttavia non sono legati alle privatizzazioni.

Commenta